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SI continua a navigare a vista, nella gestione dei servizi navetta della provincia di Matera.

Infatti, all’ennesima scadenza fissata per domani, la Giunta provinciale, probabilmente con l’ultimo atto della sua storia, almeno per come la si è sempre conosciuta, ha stanziato altri 55mila euro per garantire tutti i servizi essenziali per le prossime tre settimane. Cosa succederà dopo, non è dato saperlo, visto che l’amministrazione provinciale ormai uscente, guidata da Franco Stella, ha chiesto da tempo alla Regione uno stanziamento di risorse, utile a coprire l’intero semestre giugno-dicembre, in attesa dell’auspicata strutturazione del servizio, mediante l’inserimento nel Piano regionale dei trasporti. Parliamo delle navette da e per l’aeroporto di Bari Palese, un servizio essenziale per il turismo, ma anche per chi si sposta dal Materano verso le direttrici del Nord, per motivi professionali. Poi c’è il servizio, altrettanto essenziale, per i malati oncologici in cura al Crob di Rionero in Vulture, oltre alle corse giornaliere per gli operai della Fiat Sata di Melfi.

Una linfa vitale nel tessuto produttivo e per venire incontro alle esigenze sacrosante di chi è costretto a viaggiare per curarsi, ma con la mortificazione di dover continuare con questa estenuante navigazione a vista. «Il nostro è l’ennesimo atto di responsabilità -spiega Franco Stella interpellato dal Quotidiano- visto che il mandato scade il prossimo 12 ottobre e non potevamo fare di più con le risorse a nostra disposizione. Siamo ancora in attesa di una risposta dalla Regione alla nostra richiesta di coprire il semestre (da più parti si dice già che sarà negativa ndr), perchè voglio ricordare che si tratta di linee in più, finanziate finora dalla Provincia con proprie risorse, ma dopo i tagli del Governo Renzi, l’ente non può più farsene carico; non ci sono risorse aggiuntive neppure per l’edilizia scolastica e la viabilità. Nonostante tutto -prosegue Stella non senza un pizzico d’orgoglio- al contrario di altri (il riferimento è al Comune di Potenza ndr), lasciamo un ente con i conti in ordine, nel pieno rispetto del Patto di stabilità, non aprendo alcun fronte di crisi. Abbiamo gestito le risorse con molta parsimonia, pur amministrando un ente abbandonato dagli organi superiori».

Poi Stella si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Ricordo agli amici del Pd -rimarca il presidente- che in 5 anni sono state approvate oltre 2.000 delibere di Giunta in completa unanimità, segnale di un programma politico condiviso e non monarchico, o autoritario. Tutto il centrosinistra ha partecipato, da Idv al Psi, ai Popolari e Sel, con il Pd che ha detenuto il 50% delle responsabilità, tra vice presidenza, un assessorato e la presidenza del Consiglio.

Nei prossimi giorni, affideremo agli scritti quanto fatto da questa amministrazione, in modo che tutti possano rendersi conto di cosa e come è stato fatto, lavorando negli ultimi mesi gratis, con la sottrazione di tempo alle nostre rispettive professioni. In queste ore leggo che il Pd si “vuole riprendere la presidenza”, ma questi signori dimenticano di essere stati socio di riferimento nella coalizione, che ha ben amministrato la Provincia, con un presidente, il sottoscritto, preso dalla società civile per far vincere le elezioni al centrosinistra ed oggi buttato via, perchè evidentemente non serve più».

Parole come pietre, che lasciano presagire le scintille delle prossime ore.

a.corrado@luedi.it

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