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LOCRI – Rischia una condanna a 16 anni di carcere l’ex sindaco di Siderno Alessandro Figliomeni, finito sotto processo nell’ambito dell’inchiesta “Recupero” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’amministrazione comunale del paese della Locride.

Il pm della procura antimafiadi Reggio Calabria Antonio De Bernardo ha chiesto condanne per 600 anni di carcere per la gran parte dei 56 imputati accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di droga, riciclaggio, intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiosa e altri delitti . Il maxi processo in corso, scaturito dalla somma delle due operazioni “Bene Comune” e “Recupero”, si sta celebrando dinanzi al Tribunale Collegiale di Locri. Solo cinque le richieste di assoluzione.

L’indagine, condotta contro la cosca Commisso di Siderno, nel dicembre 2010 dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, ha visto tra gli arrestati proprio l’ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni. Secondo l’impianto accusatorio, infatti, Figliomeni sarebbe un vero e proprio affiliato alla cosca Commisso, e non un concorrente esterno. Le indagini avrebbero documentato come gli interessi economici della cosca Commisso si fossero “estesi” oltreoceano, soprattutto in Canada.

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