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REGGIO CALABRIA – I carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, nel reggino, hanno eseguito un decreto di sequestro beni a Gioiosa Jonica, Grotteria e Mammola, emesso dal Tribunale, Sezione misure di prevenzione, di Reggio Calabria nei confronti di Vincenzo Bruzzese, 46enne nato a Torino e residente a Gioiosa Jonica, detenuto per spaccio e traffico di droga. L’uomo è indiziato di appartenere alla cosca di ‘ndrangheta Ursino di Gioiosa Jonica.

Oggetto del sequestro (oltre a un appartamento a Grotteria Mare del valore di 80 mila euro, un terreno, un’autovoettura Bmw serie 3 e un conto corrente bancario di 10 mila euro) è la villa di residenza di Bruzzese, nel cui giardino sono presenti piante pregiate e il cui perimetro è protetto da un sofisticato sistema di video sorveglianza a circuito chiuso, del valore complessivo di oltre 300 mila euro. All’interno della villa, nel corso di un’operazione del 28 marzo 2006, i carabinieri rinvennero un rifugio bunker. Il decreto di sequestro nasce da un’indagine patrimoniale dei carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica nell’anno 2011, i quali hanno constatato che tali beni potevano costituire il reimpiego dei profitti delle attività criminose commesse da Bruzzese, evidenziando una netta sproporzione tra quanto ufficialmente dichiarato e il patrimonio nella disponibilità della famiglia. Diverse sono le inchieste giudiziarie riguardanti il traffico e spaccio di droga in cui Bruzzese è rimasto coinvolto, tra le quali spiccano: l’operazione «Tsunami 2», l’operazione «Tsunami 3», l’operazione «Black And Withe» e per ultimo l’operazione «Crimine 3».

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