X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

NEMOLI – Tra le 8 e le 8,30 di ieri mattina due persone con il volto coperto da un casco integrale sono entrate nell’ufficio postale di Nemoli per compiere una rapina. Il bottino del colpo ammonterebbe, in base alle prime stime, ad una cifra che si aggira tra i 25.000 e i 30.000 euro ma si attendono conferme dai dirigenti di Poste italiane che nel pomeriggio di ieri stavano effettuando le verifiche previste dalla procedura interna per accertare il danno subìto.

Secondo alcune testimonianze i due malviventi, con il volto coperto e con l’ausilio di una mazza ferrata, dopo essersi introdotti velocemente e furtivamente nell’edificio approfittando degli attimi di concitazione successivi all’apertura, hanno sfondato il vetro blindato che divide l’open space riservato al pubblico dagli uffici amministrativi e del personale: a questo punto, sotto la minaccia delle armi, hanno costretto uno degli impiegati a farsi consegnare le chiavi della cassaforte da cui hanno prelevato il denaro in contante.

Dopodiché i due uomini sono scappati servendosi di un motorino, riuscendo a sfuggire ai carabinieri delle vicine stazioni di Rivello e Lagonegro che immediatamente si erano messi sulle loro tracce.
Oltre ai normali dispositivi di controllo del territorio attuati quotidianamente, i militari della compagnia di Lagonegro, comandata dal capitano Luigi Salvati Tanagro, hanno predisposto numerosi posti di blocco e pattugliamenti di tutta l’area sud della regione nell’intento di intercettare i fuggitivi e in serata stavano ancora investigando ed erano al lavoro per assicurare i due ricercati alla giustizia.

Le indagini non hanno dato al momento esito positivo, né gli investigatori sono in grado di stabilire se i due uomini si trovino ancora in paese o siano riusciti a dileguarsi subito dopo aver compiuto la rapina, magari con l’aiuto di uno o più complici. Sicuramente i controlli proseguiranno a tappeto anche nelle prossime ore e, in assenza dei riscontri sperati, si estenderanno verosimilmente anche ai territori limitrofi di Calabria e Campania.

A preoccupare gli inquirenti è la dinamica della rapina: praticamente la stessa di quella compiuta poche settimane fa alle Poste di Acquafredda di Maratea, con due uomini incappucciati fuggiti a bordo di un motociclo; potrebbe trattarsi delle stesse due persone che si sono rese responsabili dell’aggressione di ieri mattina nella filiale di Nemoli, che fortunatamente ha causato solo tanto panico tra i presenti ma nessun ferito.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE