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COSENZA – Era morto da cinque giorni. E’ questo il drammatico esito dell’autopsia effettuata sul corpicino del neonato partorito lunedì nell’ospedale “Annunziata” di Cosenza (LEGGI LA NOTIZIA).

Secondo quanto trapela, i periti nominati dalla Procura hanno presentato oggi il proprio referto, smentendo quindi l’ipotesi che il piccolo potesse essere morto al momento del parto per una manovra sbagliata che, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe procurato la decapitazione del feto.

In realtà, sempre dalle indiscrezioni che trapelano, il tutto sarebbe da ricondurre al fatto che il feto era morto nel grembo della madre da cinque giorni. Per la morte del piccolo sono indagati due ginecologi e una ostetrica (LEGGI).

Nessuno, però, si sarebbe accorto della morte del piccolo. I tracciati non avrebbero evidenziato il battito del piccolo, ma il tutto era stato collegato alle condizioni generali della madre. Su questo si concentrano ora le indagini della magistratura, dal momento che bisognerà chiarire come sia stato possibile non accorgersi di nulla per ben cinque giorni.

La madre del piccolo sarebbe stata visitata l’ultima volta nel consultorio di San Marco Argentano, quindi il trasferimento in ospedale per il parto.

Oggi ha svolto i compiti di ispezione anche la commissione del Dipartimento regionale Salute, composta da Giacomino Brancati e Angela Barone. La commissione avrebbe raggiunto le stesse conclusioni emerse dall’esame autoptico.

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