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E’ RIPRESO a nevicare su gran parte della Basilicata già dal tardo pomeriggio di ieri. I fenomeni tenderanno ad intensificarsi nel corso della mattinata di oggi e, pur se con qualche pausa, i fiocchi ci terranno compagnia almeno fino al primo pomeriggio di giovedì. Si tratta, diciamolo subito, di una situazione che da noi trova pochi eguali negli ultimi trent’anni. Dobbiamo risalire infatti al gennaio del 1985 per ritrovare anche sulla Basilicata una situazione meteo-climatica simile a quella di questi giorni. Oggi come allora, aria molto fredda di origine siberiana si è messa in marcia dalle steppe russe in direzione Ovest, investendo prima tutto l’Est Europeo, poi raggiungendo anche il Mediterraneo. L’aria fredda, giunta su un bacino relativamente caldo, ha generato una serie di depressioni che a più riprese hanno interessato l’Italia e anche la Basilicata. Se però fino a ieri solo l’alto Melfese aveva subito nevicate copiose (fino a 60 cm su San Fele e Rapone), da ora e per i prossimi due-tre giorni sarà l’intera regione a dover fare i conti con il gelo e la neve. L’ultima depressione in ordine di tempo si posizionerà sul Golfo di Taranto e da lì convoglierà nubi e fiocchi su quasi tutta la Basilicata. Nevicate deboli o moderate cadranno quindi da oggi a mercoledì oltre i 200 metri sul Potentino, oltre i 300 metri sul Materano ed il Metapontino. Solo la costa tirrenica potrà avere fenomeni scarsi e con accumuli assai modesti. Martedì, in coincidenza del momento più freddo, la neve potrebbe cadere anche sulle spiagge della costa jonica. Ancora una volta sarà il Vulture, la Valle di Vitalba, l’Alto Bradano, a subire le nevicate più intense, con accumuli che a fine episodio (giovedì) potranno raggiungere i 60-80 cm. A seguire, giovedì continuerà a giungere aria fredda dai quadranti orientali, ma l’assenza di un minimo depressionario farà attenuare gradualmente le precipitazioni, con il Lagonegrese e la Val d’Agri a registrare le prime timide schiarite già nel corso della mattinata. Venerdì avremo ampi spazi soleggiati quasi ovunque, con un apprezzabile aumento delle temperature, in particolare nei valori minimi. Sabato e domenica, invece, sarà di nuovo maltempo. Questa volta, però, l’aria fredda orientale farà un giro più lungo, raggiungendo la Spagna dopo aver attraversato il Nord Italia e la Francia. Avremo quindi piogge diffuse e nevicate intense solo però oltre gli 800-1000 metri. Sarà l’area del Sirino e l’alta Val d’Agri a registrare questa volta gli accumuli più importanti. A seguire potrebbe tornare intenso il gelo anche sul resto della regione, ma siamo nel campo delle ipotesi per cui è d’obbligo seguire con attenzione gli aggiornamenti.

Giuseppe Pomarico

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