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TORINO (ITALPRESS) – “La prima cosa che ho detto ai ragazzi è che voglio costruire un gruppo di uomini con relazioni schiette, produttive ed educate, altrimenti non si va oltre le difficoltà”. Così il tecnico del Torino, Davide Nicola, nel giorno della sua presentazione alla stampa come successore dell’esonerato Marco Giampaolo. “Dobbiamo lavorare in armonia, non spetta a me giudicare quello che è stato fatto prima, devo lavorare sulle priorità per poter esprimere un certo tipo di calcio, ma il gruppo per me è fondamentale, i risultati sono una conseguenza delle relazioni oltre che delle prestazioni che vanno fornite con equilibrio e senza paura”, ha aggiunto il nuovo allenatore del Toro. “Mi interessa iniziare subito senza perdere troppo tempo in parole, penso ad agire sulle priorità, ma intanto ringrazio e saluto mister Giampaolo”. L’ex calciatore granata eredita una squadra in difficoltà, penultima in classifica dopo 18 giornate. “Abbiamo la consapevolezza che 13 punti sono pochi, ma ora abbiamo iniziato un cammino nuovo, abbiamo davanti 20 partite per costruire un percorso che ci porti alla salvezza, è chiaro che il club ha ambizioni, così come le hanno i calciatori, ma bisogna essere coscienti della realtà che si vive”, ha aggiunto Nicola che ha detto di aver trovato “un gruppo e un ambiente che mi ha dato la massima disponibilità”.
In conferenza stampa anche il presidente Urbano Cairo. “Ricordo Nicola come uno dei capitani di quella squadra che ci portò alla promozione nel mio primo anno di presidenza. Mi dispiace per l’esonero di Giampaolo, a cui ero legato e al quale mando un bocca al lupo per il futuro”. Cairo ha anche fatto un’analisi sui suoi anni da presidente, facendo una premessa: “Mi assumo la responsabilità di quel che si è fatto. Dal 2011 quando iniziammo l’avventura con Ventura, fino al 2020, abbiamo cambiato tre allenatori: Ventura, Mihajlovic e Mazzarri, dal febbraio del 2020 a oggi 4 tecnici: Mazzarri, ma fu lui a voler andare via, Longo che ha mantenuto la categoria, Giampaolo che è arrivato con tanta positività e si pensava potesse iniziare un nuovo ciclo, e adesso Nicola. E’ evidente che 4 allenatori in un anno certificano un andamento negativo di cui mi assumo tutte le responsabilità, ma credo che si debba valutare tutto in maniera oggettiva. Dal 2012 siamo in A, il 2020 è stato sicuramente un anno in cui abbiamo fatto malissimo, ma parliamo di 9 anni in cui si è sbagliata fortemente la scorsa stagione e anche questa che, però, è ancora in corso. Sono il primo responsabile, ma qualche merito quando le cose sono andate bene l’ho avuto”.
(ITALPRESS).

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