X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

 

«UNA demagogica demonizzazione dei dipendenti pubblici di cui troppo spesso viene calpestata la dignità».

E’ quella che denunciano il segretario regionale Fp Uil Antonio Guglielmi, il segretario aziendale Mario Lorenzino e gli rsu Rocco Giorgio, Vincenzo Barba e Luigi Brienza a proposito dell’articolo sui premi facili per i “quasi dirigenti” di via Verrastro pubblicato sabato scorso dal Quotidiano. Al suo interno veniva evidenziato come su 210 giornalisti e titolari di posizioni organizzative a 209 è stato riconosciuto il massimo del bonus, nonostante la recente nomina di un nucleo di valutazione esterno.

I sindacalisti spiegano che «alimentare la furia denigratoria che si abbatte sui dipendenti pubblici come una mandria di sfaticati, centri di sprechi e corruzione, non aiuta a capire ed a sgominare le inefficienze che ci sono».

«La Uil – aggiungono in una nota diffusa ieri mattina – ha posto da tempo il tema della meritocrazia, sapendo che questo significa che le buste paga non potranno essere uguali per tutti (…) Noi vogliamo lavorare meglio e premiare chi merita di più».

«Stiamo chiedendo con forza propositiva di uscire dalla palude, in una fase politico-amministrativa delicatissima, in cui accanto all’ordinario, ci sono da affrontare tante emergenze e da preparare la nuova programmazione 2014-2020. Siamo tutti chiamati a dare il meglio di noi stessi e per questo siamo consapevoli che il sistema di valutazione va corretto, per rendere onore ai tanti che danno di più e per iniziare un processo virtuoso che coinvolga e stimoli tutti i lavoratori regionali, di tutte le categorie. Allo stesso tempo ribadiamo, con altrettanta fermezza, che i titolari di Po (Posizione organizzativa) non stanno rubando nulla anzi, spesso, in assenza di dirigenti o di altro personale continuano a sopperire a tale carenza senza percepire alcun indennizzo».

«Se non ci fossero questi lavoratori (…) come pensa che la macchina amministrativa possa andare avanti?»Domandano i sindacalisti rivolti al direttore del Quotidiano.

«Non premiare i nullafacenti, sanzionare gli assenteisti, portare rispetto e ridare dignità ed orgoglio alla grande maggioranza dei dipendenti che lavorano, valorizzare i meriti e le competenze. Continuiamo a ribadirlo e sollecitiamo, da un lato, la politica regionale a fare i dovuti passi in tal senso, e dall’altro, gli organi di informazione a prestare maggiore attenzione anche alla dignità ed ai meriti dei pubblici dipendenti. L’articolo lo vogliamo prendere come uno stimolo a fare meglio, ma evitiamo la caccia alle streghe».

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE