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POTREBBERO essere a   una svolta le indagini sull’omicidio di Domenico Lorusso, l’ingegnere potentinobarbaramente assassinato a Monaco di Baviera lo scorso 28 maggio. 
«C’è un nuovo testimone che è comparso solo poco tempo fa. Ci ha fornito l’indicazione che l’assassino indossava un cappotto nero lungo fino alle caviglie». A parlare, intervistato dall’inviato di “Chi l’ha visto?”, è Markus Kraus, capo della polizia criminale di Monaco di Baviera, che indaga sull’omicidio  di  Domenico. A distanza di cinque mesi dall’omicidio del giovane potentino  la polizia tedesca sta continuando a cercare l’assassino. 
Domenico Lorusso, ricordiamo, fu colpito da   una coltellata al petto.
Lui  e la  fidanzata, anche lei potentina, quella sera di maggio stavano facendo una passeggiata in bicicletta sulla pista ciclabile di un parco pubblico che costeggia il fiume Isar. Lo sconosciuto aggressore, probabilmente un balordo ubriaco, avrebbe sputato verso la ragazza. Quando lo ha saputo, Lorusso ha fermato la bici e ha chiesto spiegazioni allo sconosciuto, che ha estratto un coltello e lo ha colpito al petto. Alla scena ha assistito la fidanzata che ha chiamato i soccorsi. 
L’altra sera il capo della Polizia di Monaco, Kraus, si è rivolto al pubblico della trasmissione televisiva sia in Italia che in Germania: «Qualsiasi informazione, dettaglio osservato quella sera, anche quello che può sembrare del tutto ininfluente, per noi è importantissimo. Noi componiamo un puzzle anche con i minimi dettagli. Solo così ricaviamo un quadro sempre più completo. Per questo chiediamo a chiunque sia passato da queste parti quella sera e abbia notato qualcosa, di farsi vivo, di contattarci». 
 «Il nostro ufficio, basandosi sulle testimonianze, sulle analisi dei Ris e sulle indagini effettuate, ha tracciato un profilo psicologico dell’assassino – ha aggiunto n Abbiamo un’indicazione che potrebbe trattarsi di una persona affetta da disturbi psichici, cronici o in fase acuta. Per questo motivo, all’inizio delle indagini, ci siamo rivolti anche agli ospedali e ai reparti psichiatrici per indagare su alcune persone». 
La polizia di Monaco ha fatto appello a testimoni per fornire elementi utili per ricostruire un identikit dell’assassino. Durante la puntata   “Chi l’ha visto?” ha lanciato un appello agli spettatori italiani da Monaco, dove il programma viene trasmesso via satellite. 
“Qualsiasi informazione o dettaglio osservato quella sera, anche quello che può sembrare del tutto ininfluente, per noi è importantissimo. Noi componiamo un puzzle anche con i minimi dettagli. Solo così ricaviamo un quadro sempre più completo. Per questo chiediamo a chiunque sia passato da queste parti quella sera e abbia notato qualcosa, di farsi vivo, di contattarci”. Questo l’appello al pubblico di “Chi l’ha visto?”, sia in Italia che in Germania, rivolto da Markus Kraus, il capo della polizia criminale di Monaco di Baviera che indaga sulla misteriosa uccisione di Domenico Lorusso. 
Kraus ha parlato anche  degli sviluppi delle indagini: «C’è un nuovo testimone che è comparso solo poco tempo fa. Ci ha fornito l’indicazione che l’assassino indossava un cappotto nero lungo fino alle caviglie. Il nostro ufficio, basandosi sulle testimonianze, sulle analisi scientifiche e sulle indagini effettuate, ha tracciato un profilo psicologico dell’assassino. Abbiamo un’indicazione che potrebbe trattarsi di una persona affetta da disturbi psichici, cronici o in fase acuta. Per questo motivo, all’inizio delle indagini, ci siamo rivolti anche agli ospedali e ai reparti psichiatrici per indagare su alcune persone». 

Potrebbero essere a   una svolta le indagini sull’omicidio di Domenico Lorusso, l’ingegnere potentinobarbaramente assassinato a Monaco di Baviera lo scorso 28 maggio. «C’è un nuovo testimone che è comparso solo poco tempo fa. Ci ha fornito l’indicazione che l’assassino indossava un cappotto nero lungo fino alle caviglie». 

 

A parlare, intervistato dall’inviato di “Chi l’ha visto?”, è Markus Kraus, capo della polizia criminale di Monaco di Baviera, che indaga sull’omicidio  di  Domenico. A distanza di cinque mesi dall’omicidio del giovane potentino  la polizia tedesca sta continuando a cercare l’assassino. 

Domenico Lorusso, ricordiamo, fu colpito da   una coltellata al petto.Lui  e la  fidanzata, anche lei potentina, quella sera di maggio stavano facendo una passeggiata in bicicletta sulla pista ciclabile di un parco pubblico che costeggia il fiume Isar. Lo sconosciuto aggressore, probabilmente un balordo ubriaco, avrebbe sputato verso la ragazza. Quando lo ha saputo, Lorusso ha fermato la bici e ha chiesto spiegazioni allo sconosciuto, che ha estratto un coltello e lo ha colpito al petto. 

Alla scena ha assistito la fidanzata che ha chiamato i soccorsi. L’altra sera il capo della Polizia di Monaco, Kraus, si è rivolto al pubblico della trasmissione televisiva sia in Italia che in Germania: «Qualsiasi informazione, dettaglio osservato quella sera, anche quello che può sembrare del tutto ininfluente, per noi è importantissimo. Noi componiamo un puzzle anche con i minimi dettagli. 

Solo così ricaviamo un quadro sempre più completo. Per questo chiediamo a chiunque sia passato da queste parti quella sera e abbia notato qualcosa, di farsi vivo, di contattarci».  «Il nostro ufficio, basandosi sulle testimonianze, sulle analisi dei Ris e sulle indagini effettuate, ha tracciato un profilo psicologico dell’assassino – ha aggiunto n Abbiamo un’indicazione che potrebbe trattarsi di una persona affetta da disturbi psichici, cronici o in fase acuta. Per questo motivo, all’inizio delle indagini, ci siamo rivolti anche agli ospedali e ai reparti psichiatrici per indagare su alcune persone». 

La polizia di Monaco ha fatto appello a testimoni per fornire elementi utili per ricostruire un identikit dell’assassino. 

Durante la puntata   “Chi l’ha visto?” ha lanciato un appello agli spettatori italiani da Monaco, dove il programma viene trasmesso via satellite. “Qualsiasi informazione o dettaglio osservato quella sera, anche quello che può sembrare del tutto ininfluente, per noi è importantissimo. Noi componiamo un puzzle anche con i minimi dettagli. Solo così ricaviamo un quadro sempre più completo. Per questo chiediamo a chiunque sia passato da queste parti quella sera e abbia notato qualcosa, di farsi vivo, di contattarci”. 

Questo l’appello al pubblico di “Chi l’ha visto?”, sia in Italia che in Germania, rivolto da Markus Kraus, il capo della polizia criminale di Monaco di Baviera che indaga sulla misteriosa uccisione di Domenico Lorusso. 

Kraus ha parlato anche  degli sviluppi delle indagini: «C’è un nuovo testimone che è comparso solo poco tempo fa. Ci ha fornito l’indicazione che l’assassino indossava un cappotto nero lungo fino alle caviglie. Il nostro ufficio, basandosi sulle testimonianze, sulle analisi scientifiche e sulle indagini effettuate, ha tracciato un profilo psicologico dell’assassino. Abbiamo un’indicazione che potrebbe trattarsi di una persona affetta da disturbi psichici, cronici o in fase acuta. 

Per questo motivo, all’inizio delle indagini, ci siamo rivolti anche agli ospedali e ai reparti psichiatrici per indagare su alcune persone». 

l.amato@luedi.it

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