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MATERA – Due mesi per stanare Nicola Zaccaro, 39 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e apprendista trafficante.
Gli uomini della sezione Antidroga (diretta dall’ispettore superiore Michele Giampetruzzi) della Squadra Mobile (diretta da Nicola Fucarino) lo hanno seguito, controllato, monitorato in ogni spostamento, compresi quelli più recenti a Napoli e Bari dove si era procurato il carico più ingente che sia mai stato sequestrato a Matera negli ultimi anni: 5 chili di hashish e 50 grammi di cocaina pura.
Un quantitativo che sul mercato gli avrebbe fruttato una somma pari a quasi 200 mila euro.
Il suo progetto, invece, si è fermato in una strada cittadina, mercoledì mattina, quando la sua auto è stata controllata e perquisita dalla Polizia, prima di proseguire la ricerca nella casa in cui abita con sua madre in viale Italia.
Lì, nascosti fra i cuscini del divano, all’interno di una borsa in un armadio e su alcuni ripiani coperti da una tenda, della sua stanza, erano nascosti i panetti di hashish e la cocaina purissima.
In questo ultimo caso la droga avrebbe potuto essere quadruplicata nelle dosi e, dunque, nel guadagno.
«Abbiamo cambiato le modalità di indagine, appropriandoci di più del territorio – spiega Fucarino – osservando l’oggetto delle nostre attività, concentrando la nostra attenzione su particolari che hanno maggiore impatto sul contesto locale.
Il risultato ottenuto con questa operazione – ha aggiunto – è fatto di fiuto, osservazione e concentrazione investigativa.
La figura di Zaccaro è quella di un trafficante, non di uno spacciatore».
Zaccaro, accusato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, era conosciuto alle forze dell’ordine per essere stato arrestato anche nel dicembre scorso per oltraggio a pubblico ufficiale, reazione che peraltro ha avuto anche mercoledì quando gli agenti della Antidroga di Matera lo hanno bloccato.
Qualche anno fa, in Puglia aveva rapinato alcune prostitute, reato che aveva fatto scattare di nuovo le manette grazie agli uomini della Mobile di Matera.
Zaccaro, ora si trova nel carcere di Matera su richiesta del sostituto procuratore Salvatore Colella mentre le indagini proseguono per chiarire la presenza di eventuali complici impegnati nello spaccio sul territorio.
«La decisione di fermare Zaccaro – aggiunge Michele Giampetruzzi – dipende da numerosi elementi che si sono aggiunti con il tempo, nel corso dell’attività di controllo nei suoi confronti.
Messi tutti insieme ci hanno convinti che era arrivato il momento giusto per arrestarlo».
Visibilmente commosso il questore Stanislao Schimera per «L’impegno di questi uomini di cui sono orgoglioso.
Il mercato materano, anche per la celebrità acquisita dalla città, sta diventando appetibile e la droga sequestrata lo dimostra.
Il loro lavoro è stato minuzioso e ha condotto ad un risultato significativo».
Il risultato dell’indagine è stato comunicato anche alla Direzione distrettuale antimafia con cui la Polizia ha stipulato un protocollo d’intesa.

a.ciervo@luedi.it

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