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Trentacinque milioni di euro per la ricostruzione di abitazioni soggette ad ordinanza di sgombero delle famiglie sfollate e quarantacinque milioni di uero da utilizzare per interventi sulle seconde case, gli edifici pericolanti che potrebbero comportare pubblica incolumità, e la ricostruzione delle infrastrutture publiche come scuole, chiese, ospedali ed altro. Ammonta a ottanta milioni di euro complessivi la richiesta che il comitato dei sindaci dei comuni colpiti dal terremoto del 26 ottobre 2012, giudati dal Presidente del Parco, Domenico Pappaterra, ha chiesto al Governo nell’incontro di stamane a Roma con il vice ministro all’economia, Stefano Fassina. 
A nome delle comunità terremotate di Calabria e Basilicata, rappresentate nell Capitale dal sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, e dall’assessore Zaccaria, dal Sindaco di Laino castello, Cosenza, dal vincesindazo di Liano Borgo, Mario Donato e dall’assessore Giuseppe De Franco, dal vicensindaco di Rotonda, Bruno Rocco e dall’assessore Bonafine, dal sindaco di Castelluccio Inferiore, Roberto Giordano, di Viggianello, Vincenzo Corraro, e dal vicesindaco di Castelluccio Superiore, Giovanni Ruggero e l’assessore Arleo, Pappaterra ha riproposto a Fassina ed al suo capo di gabinetto, D’Antoni, le «richieste relative ad una serie di interventi a favore popolazioni del pollino» con riferimento «al sostegno delle famiglie sgomberate» chiedendo «misure fiscali agevolate» per una somma di 7milioni di euro «finalizzati a contributi per autonoma sistemazione, esenzione Imu e Tares, perdite di esercizio per attività commerciali» oltre alla «deroga del patto stabilità per i comuni», unitamente alla scheda operativa sul «piano di ricostruzione diviso per tipologie di intervento». All’incontro – al quale ha preso parte anche l’onorevole del Pd, Enza Bruno Bossio, il vice ministro fassina ha dato «grande rilevanza alla problematica» – racconta il Presidente del parco del Pollino – impegnandosi con «massima attenzione» ad «introdurre all’interno della legge di stabilità che sarà presentata dal governo ad ottobre» i passaggi e le risorse utili per «soddisfare la prima parte di richiesta ed avviare il piano di ricostruzione» nelle urgenze abitative. Proprio per questo il rappresentante del Governo ha chiesto al tavolo dei sindaci di rivedersi alla vigilia della presentazione del patto di stabilità chiedendo, nel frattempo, ai rappresentanti dei territori di coinvolgere le due regioni, il dipartimento della protezione civile ed il Ministero dell’Interno, mentre il Ministero dell’Economia farà una verifica per trovare le risorse necessarie al primo piano di interventi da programmare. Ai rappresentanti parlamentari delle due regioni, Bubbico e Speranza per la lucania, Stanelli e Minniti per la Calabria, sarà chiesto un incontro attraverso la mediazione di Pappaterra per definire e predisporre l’articolato finale da presentare al Governo centrale. Il Presidente del Parco, insieme al sindaco di Mor
manno, hanno espresso – a nome di tutti – «grande soddisfazione per l’attenzione dimostrata dal governo verso la problematica». «Siamo sicuri – ha continuato Armentano – che qualcosa porteremo a casa. Torniamo alle nostre comunità speranzosi che qualcosa avvenga da qui a breve». 

COSENZA – Trentacinque milioni di euro per la ricostruzione di abitazioni soggette ad ordinanza di sgombero delle famiglie sfollate e quarantacinque milioni di euro da utilizzare per interventi sulle seconde case, gli edifici pericolanti che potrebbero comportare pubblica incolumità, e la ricostruzione delle infrastrutture pubbliche come scuole, chiese, ospedali ed altro. In totale, quindi, ammonta a ottanta milioni di euro complessivi la richiesta che il comitato dei sindaci dei comuni colpiti dal terremoto del 26 ottobre 2012, giudati dal Presidente del Parco, Domenico Pappaterra, ha chiesto al Governo nell’incontro di stamane a Roma con il vice ministro all’economia, Stefano Fassina. 

A nome delle comunità terremotate di Calabria e Basilicata, rappresentate nell Capitale dal sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, e dall’assessore Zaccaria, dal sindaco di Laino castello, Cosenza, dal vincesindazo di Laino Borgo, Mario Donato e dall’assessore Giuseppe De Franco, dal vicensindaco di Rotonda, Bruno Rocco e dall’assessore Bonafine, dal sindaco di Castelluccio Inferiore, Roberto Giordano, di Viggianello, Vincenzo Corraro, e dal vicesindaco di Castelluccio Superiore, Giovanni Ruggero e l’assessore Arleo, Pappaterra ha riproposto a Fassina ed al suo capo di gabinetto, D’Antoni, le «richieste relative ad una serie di interventi a favore popolazioni del Pollino» con riferimento «al sostegno delle famiglie sgomberate» chiedendo «misure fiscali agevolate» per una somma di sette milioni di euro «finalizzati a contributi per autonoma sistemazione, esenzione Imu e Tares, perdite di esercizio per attività commerciali» oltre alla «deroga del patto stabilità per i comuni», unitamente alla scheda operativa sul «piano di ricostruzione diviso per tipologie di intervento». 

All’incontro – al quale ha preso parte anche l’onorevole del Pd, Enza Bruno Bossio, il vice ministro Fassina ha dato «grande rilevanza alla problematica» – racconta il Presidente del parco del Pollino – impegnandosi con «massima attenzione» ad «introdurre all’interno della legge di stabilità che sarà presentata dal governo ad ottobre» i passaggi e le risorse utili per «soddisfare la prima parte di richiesta ed avviare il piano di ricostruzione» nelle urgenze abitative. 

Proprio per questo il rappresentante del Governo ha chiesto al tavolo dei sindaci di rivedersi alla vigilia della presentazione del patto di stabilità chiedendo, nel frattempo, ai rappresentanti dei territori di coinvolgere le due Regioni, il dipartimento della Protezione civile ed il ministero dell’Interno, mentre il ministero dell’Economia farà una verifica per trovare le risorse necessarie al primo piano di interventi da programmare. Ai rappresentanti parlamentari delle due regioni, Bubbico e Speranza per la lucania, Stanelli e Minniti per la Calabria, sarà chiesto un incontro attraverso la mediazione di Pappaterra per definire e predisporre l’articolato finale da presentare al Governo centrale.

Il Presidente del Parco, insieme al sindaco di Mormanno, hanno espresso – a nome di tutti – «grande soddisfazione per l’attenzione dimostrata dal governo verso la problematica». «Siamo sicuri – ha continuato Armentano – che qualcosa porteremo a casa. Torniamo alle nostre comunità speranzosi che qualcosa avvenga da qui a breve». 

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