X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

MATERA – «Sono stati avviati gli iter per gli espropri a contrada Le Reni dove la Meltemi installerà nove pale eoliche che a breve saranno messe in funzione con un’altezza complessiva di oltre 150 metri ed un impatto a livello ambientale ed in uno dei principali ingressi della città che non lasciano affatto tranquilli». 

A sottolineare la novità che in questi giorni cade sul territorio materano lungo la statale 99 è il consigliere comunale, coordinatore provinciale di Noi Siamo l’Italia, Doriano Manuello che attacca fermamente sulla questione il sindaco Adduce che «ha disatteso le indicazioni che gli sono arrivati dal Consiglio comunale su questa questione dopo che la stessa Amministrazione aveva disertato la conferenza di servizi. 

Sull’insediamento della Meltemi non si è saputo niente e siamo di fatto stati messi di fronte al fatto compiuto dopo che la decisione era già stata presa. 

Una commissione consiliare si è tenuta solo dopo che la Regione aveva già deciso» racconta Manuello ricostruendo una vicenda anche attraverso documenti e date che vanno dalla conferenza di servizio con assenza del Comune di Matera del 10 novembre 2011 alla delibera di giunta del 24-05-2013 che dà sostanzialmente il via libera a questo nuovo insediamento. 

«Non sono molto soddisfatto perchè era stato segnalato per tempo da Enzo Acito, allora mio collega in Consiglio, che vi era la prospettiva di un numero complessivo di progetti per 44 pale eoliche ma in realtà niente di concreto è stato fatto tranne il ricorso sul caso singolo di Zefiro e dell’insediamento di pale sulla Murgia.
Ma sugli altri insediamenti niente è successo, per Meltemi non è stato fatto nulla». 

Sul caso delle pale sulla Murgia che aveva fatto a suo tempo scalpore c’era stato, a quanto pare, un ricorso al Tar che si opponeva a quel tipo di intervento considerato pericoloso per la tutela del patrimonio ambientale e del territorio.

«La politica ancora una volta» continua ancora lo stesso Manuello, «mostra i suoi limiti disattendendo gli indirizzi dei consiglieri comunali che avevano manifestato un dissenso politico esplicito netto e preciso. Una situazione su cui il sindaco si era impegnato ad intervenire rendendola meno impattante». 

Manuello addirittura riprende le parole del sindaco: «posso riportare le parole del sindaco a proposito di quell’ordine del giorno votato il 4 giugno 2012 e presentato da Pedicini in cui si parlava della necessità di regolamentare ed intervenire sul rischio di pale eoliche in città. “Io sono invece per assumerlo come un indirizzo, una indicazione molto chiara di poterci ripiegare seriamente a verificare questa cosa”. 

Così aveva parlato Adduce in quell’occasione ma poi non si sono avuti i riscontri che ci attendevamo». 

Il consigliere comunale passa poi ad affrontare anche la questione, attuale in queste ore, degli espropri avendo avuto un contatto diretto con alcuni dei soggetti espropriati.
«Io posso consigliare in particolare ai proprietari di fare delle verifiche molto attente e di verificare le offerte di esproprio in proporzioni ai valori dei terreni per evitare che vi possano essere anche delle speculazioni su quest’argomento. 

A quanto ho potuto verificare ci sono degli espropri con terreni che vengono divisi in maniera longitudinale e da un valore del terreno di 100.000 euro si parla di espropri da 1000 euro. Una sproporzione evidente». 

La questione infine risulta particolarmente interessante anche sotto un profilo ambientale perchè proprio in quell’area vicina a contrada Le reni e sull’asse della statale 99 si è discusso in queste ore della situazione relativa a Valdadige. 

«Anche questa questione non va sottovalutata ed andrebbe verificato anche il cosiddetto impatto che potrebbe avere questo tipo di installazione che certamente non potrà passare inosservata per tutti coloro che arriveranno in città dalla vicina Puglia».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE