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CATANZARO – Alcuni atti e documenti sono stati acquisiti nel Comune di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta sul parco commerciale “Romani”. I militari della Guardia di finanza si sono presentati stamane negli uffici del Comune dove si sono fatti consegnare documenti e atti.   

Sul contenuto della documentazione gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Non è escluso che gli atti ed i documenti servano agli investigatori per delineare l’intera vicenda riguardante la realizzazione del parco commerciale e l’intenzione di destinarne una parte alla realizzazione dell’Ente Fiera.   Nell’inchiesta, condotta dai sostituti procuratori della Repubblica Carlo Villani e Albero Cianfarini, sono già indagate dieci persone, accusate di tentata truffa e tentata percezione di fondi pubblici. Al centro dell’indagine c’è la permuta fatta dalla società Argento, di cui era socio Gaetano Romani, con il Comune che acquisì due immobili di proprietà degli imprenditori Giuseppe Gatto e Giuseppe Speziali. La permuta doveva servire a compensare un debito di oltre tre milioni di euro che Romani aveva col Comune. All’attenzione dei magistrati c’è poi la decisione dell’Amministrazione comunale di centrosinistra, tramite la municipalizzata Catanzaro Servizi, di realizzare il centro fieristico nel Parco Romani.   

Recentemente il Comune di Catanzaro ha deciso che l’Ente fiera sarà realizzato nel quartiere Germaneto così come era stato stabilito prima dell’insediamento della giunta di centrosinistra. Per la realizzazione dell’Ente fiera il Comune di Catanzaro è in attesa di un finanziamento di circa cinque milioni di euro.

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