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CATANZARO – 

La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini per 12 persone coinvolte nella presunta truffa del Parco commerciale Romani. L’avviso di conclusione indagini, emesso dal Procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dal pm Carlo Villani, è stato notificato stamane dalla Guardia di finanza. Nell’inchiesta sono coinvolti, tra gli altri, l’ex sindaco, Rosario Olivo (Pd), l’ex presidente degli industriali di Catanzaro, Giuseppe Gatto, e l’attuale della Calabria, Giuseppe Speziali.(ANSA).
(ANSA) – CATANZARO, 27 NOV – Nell’avviso di conclusione delle indagini non compare il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, coinvolto inizialmente nell’inchiesta e per il quale si presuppone che la Procura chiederà l’archiviazione.
C’è invece un nuovo indagato. Si tratta dell’ex consigliere comunale della maggioranza di centrosinistra Giulio Elia, per il quale la Procura di Catanzaro ipotizza il reato di concussione. Elia era stato incaricato dall’allora sindaco Rosario Olivo di seguire dettagliatamente la vicenda del Parco Commerciale Romani. La Procura sostiene che avrebbe indotto l’imprenditore Gaetano Romani ad “alienare a sè e a suoi prossimi congiunti cespiti immobiliari ubicati all’interno del centro commerciale ad un prezzo inferiore a quello di mercato. In particolare assicurando il Romani un proprio diretto interessamento in occasione della trattazione della deliberazione comunale relativa alla permuta”.
Il vantaggio economico ottenuto da Elia, secondo l’accusa, sarebbe stato di 150 mila euro.
Nei confronti delle 12 persone indagate nell’inchiesta s’ipotizzano, a vario titolo, i reati di truffa, falso, e abuso.
L’inchiesta sul Parco Commerciale Romani era stata avviata l’anno scorso e riguarda presunte irregolarità nella realizzazione dell’ente Fiera e l’acquisto, da parte del Comune di Catanzaro, attraverso la ‘Catanzaro Servizì, di una parte del Parco Commerciale Romani.
Nell’avviso di chiusura delle indagini, di cui stamane la Gazzetta del Sud aveva anticipato l’emissione, si contesta a sette indagati, Biagio Cantisani, Giuseppe Gatto, Giuseppe Speziali, Gaetano Romani, Alba Felicetti, Pasquale Costantino e Rosario Olivo, anche l’aggravante di aver commesso il reato di truffa procurando “al Comune di Catanzaro un danno patrimoniale di rilevante gravità”. 

La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini per 12 persone coinvolte nella presunta truffa del Parco commerciale Romani. L’avviso di conclusione indagini, emesso dal Procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dal pm Carlo Villani, è stato notificato stamane dalla Guardia di finanza. Nell’inchiesta sono coinvolti, tra gli altri, l’ex sindaco, Rosario Olivo (Pd), l’ex presidente degli industriali di Catanzaro, Giuseppe Gatto, e l’attuale della Calabria, Giuseppe Speziali.

Nell’avviso di conclusione delle indagini non compare il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, coinvolto inizialmente nell’inchiesta e per il quale si presuppone che la Procura chiederà l’archiviazione.C’è invece un nuovo indagato. Si tratta dell’ex consigliere comunale della maggioranza di centrosinistra Giulio Elia, per il quale la Procura di Catanzaro ipotizza il reato di concussione. Elia era stato incaricato dall’allora sindaco Rosario Olivo di seguire dettagliatamente la vicenda del Parco Commerciale Romani. La Procura sostiene che avrebbe indotto l’imprenditore Gaetano Romani ad “alienare a sè e a suoi prossimi congiunti cespiti immobiliari ubicati all’interno del centro commerciale ad un prezzo inferiore a quello di mercato. In particolare assicurando il Romani un proprio diretto interessamento in occasione della trattazione della deliberazione comunale relativa alla permuta”.Il vantaggio economico ottenuto da Elia, secondo l’accusa, sarebbe stato di 150 mila euro.Nei confronti delle 12 persone indagate nell’inchiesta s’ipotizzano, a vario titolo, i reati di truffa, falso, e abuso.L’inchiesta sul Parco Commerciale Romani era stata avviata l’anno scorso e riguarda presunte irregolarità nella realizzazione dell’ente Fiera e l’acquisto, da parte del Comune di Catanzaro, attraverso la ‘Catanzaro Servizì, di una parte del Parco Commerciale Romani.Nell’avviso di chiusura delle indagini, si contesta a sette indagati, Biagio Cantisani, Giuseppe Gatto, Giuseppe Speziali, Gaetano Romani, Alba Felicetti, Pasquale Costantino e Rosario Olivo, anche l’aggravante di aver commesso il reato di truffa procurando “al Comune di Catanzaro un danno patrimoniale di rilevante gravità”. 
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