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di SARA LORUSSO
POTENZA – «VA bene così», va bene pure che nel corso dell’assemblea cittadina, gli iscritti del Pd si sentano liberi di dire tutto, ma proprio tutto. «Altrimenti, quando?». Ma il segretario cittadino del partito, Giampiero Iudicello si dice soddisfatto di quello che ritiene «un confronto leale, aperto e sui temi della città sviscerati a fondo». Con un occhio di riguardo anche per la politica nazionale visto che a Roma la acque sono parecchio agitate. C’era attesa per la prima assemblea cittadina dei democratici dal congresso di ottobre, quello in cui Iudicello è stato eletto con l’area bersaniana e l’area vicina al sindaco Santarsiero ha dato forfait in segno di dissenso. Oggi le cose, giurano, vanno meglio e la spaccatura sembra ricomposta. E se ci sono divergenze di vedute, punti di critica, malcontenti «fanno parte della dialettica giusta, del pensiero legittimo dei singoli». Nessuna censura, ma il clima, dice il segretario «è stato davvero sereno, aperto». Iudicello ha più volte recuperato la replica di Santarsiero, intervenuto dopo numerosi iscritti, che ha difeso l’operato dell’amministrazione. «Ha parlato da sindaco del Pd, non da leader di una corrente», fa eco Iudicello. Prove di unità? Da lavorare c’è ancora, è chiaro. «Si può sempre fare di più, tanto nel partito, che nell’amministrazione». E come annunciato in precedenza, adesso Iudicello ha un pallino, la partecipazione, quella necessaria per recuperare (e provare a sanare) la distanza che da qualche tempo si è creata tra politica e società. «Ma stiamo partendo, finalmente, scendendo in campo tutti con la stessa maglietta, con senso di responsabilità e disciplina (a cui il segretario di recente si è più volte richiamato, ndr)». Tornano anche in sede cittadina i temi posti dal segretario lucano del Pd, Roberto Speranza, nel corso del conclave di Rifreddo. «Che partito vogliamo? Che regione vogliamo? Aggiungo – dice Iudicello – che città vogliamo?». Lo sa bene che bisogna cambiare marcia, ma nei segnali dell’assemblea ritrova «passi importanti di compattezza».
Così si discute di centro storico e opere pubbliche, di spesa del Comune e azione amministrativa. Ma anche di temi più “politici”. E’ chiaro che resta il tema della rappresentanza squilibrata, piuttosto della riconoscibilità, del gruppo che fa capo a Santarsiero (e a Fioroni a livello nazionale) che ha più volte fatto notare, nel corso dibattito, come la “pace” post-congressuale debba seguire a un vero rapporto di collaborazione tra le aree. Qualcosa si muove anche in area ex diessina. E’ stato l’assessore Pinuccio Messina (Pubblica istruzione) a lamentare una inadeguata suddivisione delle deleghe: la sua è “spacchettata” con l’edilizia scolastica in capo a Massimo Molinari (Popolari uniti). «Così è difficile gestire il settore». Temi di città anche questi. Temi del Pd. Che nel frattempo ha aggiornato l’organigramma, completando la segreteria cittadina. Affiancano Iudicello due vicesegretari: l’ex consigliere Mascolo, di area Franceschini, e Tonino Di Giuseppe, per l’area Fioroni, da sempre vicino a Santarsiero, ma che alle ultime comunali aveva corso a sostegno del candidato sindaco Salvatore Lacerra. Tesserato Pd, oggi, Di Giuseppe è a pieno titolo nella squadra dei democratici Oggi a pieno titolo nei democratici di Potenza.

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