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POTENZA – La protesta simbolica colpisce questa volta più di mille manifestazioni. Perchè dimostra, tra le altre cose, attaccamento alle strutture di servizio alla città. Così alcuni dipendenti di Ariete, che in passato si occupavano proprio delle pulizie all’interno delle scale mobili, hanno deciso di dare il loro contributo. Ricordando così alla città quanto il loro lavoro sia indispensabile.
Con sacchi e palette, all’interno delle scale mobili che collegano viale Marconi con piazza XVIII Agosto, hanno fatto quello che in passato facevano da stipendiati.
«Risanamento – hanno scritto – equivale a sporcizia e disagio». In effetti, per loro, l’anello debole in questa catena, risanamento dei conti significa solo perdita di una entrata. E parliamo di cifre piccole davvero, perchè qui gli stipendi sono di poche centinaia di euro. Cosa ne sarà degli addetti alle pulizie si vedrà nelle prossime settimane. Per il momento resta la loro rabbia.

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