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VIBO VALENTIA – Si sono presentati ieri mattina al comando provinciale, accompagnati dal loro avvocato, gli altri due giovani del branco che ha pestato a sangue un minorenne di San Calogero, ricoverato nel reparto maxillo-facciale di Catanzaro. Si tratta di due maggiorenni di 25 e 23 anni, compaesani della vittima che, unitamente al 18enne Francesco Grillo, hanno massacrato di botte il 17enne G.C. dopo averlo prelevato con la forza in piazza municipio a Vibo e portato in una zona isolata della città capoluogo di provincia. I due, in stato di detenzione in carcere, erano braccati dai carabinieri della Compagnia e delle stazioni di Vibo Valentia e San Calogero che, nelle ultime 48 ore, avevano messo al setaccio il piccolo paese alle pendici del Monte Poro. Sono tutti accusati di sequestro di persona, lesioni gravi, con l’aggravante dei futili motivi che sono da individuarsi nella fine della relazione tra la vittima e la sorella di Grillo. 

Fine piuttosto burrascosa e, secondo quanto sostiene la difesa dell’indagato, caratterizzata anche da uno schiaffo ricevuto dalla ragazza. E sono state proprio le modalità con la quale è avvenuta la separazione tra i due fidanzatini ad indurre Grillo, attualmente agli arresti domiciliari, a procedere alla spedizione punitiva. Nell’indagine è finito anche un minorenne denunciato per gli stessi reati alla procura dei minori di Catanzaro. Ulteriori dettagli sull’episodio saranno resi noti domani mattina nel corso di una conferenza stampa alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
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