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La Commissione Ue «ha avviato una procedura di indagine» sulla concessione petrolifera Val d’Agri «e sta valutando ora le risposte fornite dalle autorità italiane». Il commissario Ue all’ambiente Karmenu Vella ha annunciato così, rispondendo ad una interrogazione presentata dall’eurodeputato 5Stelle Piernicola Pedicini, il lancio di  indagini per valutare la situazione ambientale e sanitaria
determinata dall’attività estrattiva di Eni/Shell in Basilicata.

«Una volta terminata questa valutazione – si legge ancora nella risposta di Vella – sarà stabilito il seguito appropriato».

«La procedura d’indagine avviata dalla Commissione Ue a seguito delle numerose denunce del M5S», ha sottolineato Pedicini in una nota, «è un importante risultato per le popolazioni che risiedono nell’area interessata dalle estrazioni petrolifere e per i cittadini della Puglia e della Basilicata che, ogni giorno, utilizzano l’acqua del Lago del Pertusillo (sito comunitario a contatto con l’area estrattiva) per uso potabile».

«Le autorità italiane – insiste Pedicini – dovranno spiegare con estrema chiarezza e precisione qual è l’impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica» di queste estrazioni in corso da «20 anni».

Le indagini della Commissione Ue riguarderanno la concessione petrolifera Eni/Shell, denominata «Val d’Agri», come da decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28/12/2005. Pedicini
contesta il mancato rispetto di sei direttive Ue per la tutela ambientale e sanitaria. 

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