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VAL D’AGRI – Un «tavolo permanente tra Regione ed enti locali territoriali (i comuni di Viggiano, Spinoso, Sarconi, Marsico Nuovo, Moliterno, Montemurro, Paterno, Tramutola e Marsicovetere) sul tema petrolio nelle sue varie declinazioni, ambiente, occupazione royalties».

E’ il primo risultato raggiunto al termine del tavolo tra Regione con il presidente Marcello Pittella e l’assessore all’Ambiente, Aldo Berlinguer e gli amministratori del comprensorio petrolifero dell’Alta Val d’Agri, svoltosi ieri mattina in via Verrastro. Un incontro molto proficuo per i sindaci che «servirà a mettere a fuoco – fanno sapere – un’unica voce da contrapporre all’Eni da un lato e al Governo centrale dall’altro». Anche perché «il petrolio – precisano – è una questione, soprattutto, della Val d’Agri che paga il prezzo più alto in termini di ambiente». Esempio ne è «l’incidente – evidenziano – verificatosi nei giorni scorsi».

Da parte dei sindaci, quindi, è stata ribadita la «necessità di veder tutelata la salute dei propri cittadini e la netta presa di coscienza che per questi sacrifici fatti in nome dell’intera Regione e dell’Italia, diversi e maggiori devono essere le compensazioni ambientali in tema di royalties (criterio di prossimità) e di occupazione».

Punto centrale del tavolo, la richiesta di «accelerare nel più breve tempo possibile l’accordo sul gas per i dieci Comuni, già approvato da tutti i Consigli Comunali e firmato in rappresentanza dal Comune di Viggiano, Regione, Eni e Shell». Attualmente chiariscono, ha solo «bisogno di un disciplinare tecnico che va analizzato alla presenza dei 4 rappresentanti, uno dei quali deve essere nominato dalla Regione e si è chiesto di nominarlo entro una settimana». Non solo, perché per gli amministratori locali occorre fare «fronte comune in vista delle interlocuzioni sul Memorandum e sui temi della tutela ambientale e delle ricadute economiche sui territori».

Nella sua introduzione, il presidente della Regione, Marcello Pittella ha proposto come metodo di lavoro «la centralità della collaborazione e della concertazione: regole che devono essere alla base di un approccio indispensabile sui temi legati alle attività estrattive in Basilicata». Nel ricordare che quanto accaduto lunedì 13 gennaio al centro olio di Viggiano ha destato molta preoccupazione nella comunità, il neo governatore ha affermato che «occorre continuare a mettere in campo azioni per la tutela dell’ambiente e per assicurare ricadute economiche, ribadendo che esse vanno alimentate da certezze, maturità e responsabilità». Posto che il petrolio rappresenta una reale opportunità per il nostro territorio, Pittella ha anche ravvisato la necessità di «stabilire una comunicazione sulle estrazioni che deve essere più chiara e trasparente possibile». Il presidente della Regione, inoltre, ha affrontato gli altri temi come la ripresa del tavolo sull’utilizzo del gas di estrazione, l’avvio dei lavori del Comitato paritetico dell’Osservatorio ambientale che sarà fissato a breve e la ripresa dell’interlocuzione con il governo nazionale sul Memorandum, una sfida ancora aperta e tutta da giocare.

Dal canto suo, l’assessore Berlinguer ha relazionato sul monitoraggio e le procedure a tutela del territorio e dell’ambiente attivate immediatamente anche alla luce delle prescrizioni dell’autorizzazione Aia ed ha insistito sulla necessità, come enti locali e territorio, di essere interlocutori affidabili che parlano con una sola voce per essere più efficaci nella negoziazione e nelle interlocuzioni con l’impresa gestore dell’impianto.

Berlinguer ha riferito che, «rispetto al passato, non ci si è limitati a chiedere a Eni un esame degli incidenti pregressi sulla scorta delle procedure previste per la gestione dei singoli eventi, ma è stata raccomandata l’attivazione di procedure innovative nel processo di lavoro che prevengano a monte il malfunzionamento degli impianti».

I sindaci hanno salutato con favore l’incontro e hanno ravvisato la necessità di un aggiornamento già fissato per il 29 o 30 Gennaio per continuare la trattazione approfondita dei singoli temi. La speranza è che al «prossimo tavolo – hanno concluso – si possa arrivare con due cose concrete già avviate: una riunione dell’Osservatorio Ambientale sul problema verificatosi l’altra settimana e l’avvio del disciplinare tecnico sull’erogazione del gas».

Convitato di pietra la bozza di riforma del Titolo V presentata lunedì alla direzione nazionale del Pd dal segretario Matteo Renzi.

 

 A margine dell’incontro, rispondendo alla domanda di una giornalista è spettato al sindaco di Spinoso Pasquale De Luise affrontare la questione. Ha ancora un senso parlare di petrolio se la Regione verrà “espropriata” delle sue competenze sulla materia? «La politica energetica è giusto che sia decisa a livello nazionale, ma le vicende locali vanno trattate direttamente con la Regione  e i sindaci devono contare di più sia al tavolo sia con il Governo che con la Regione». E’ stata la sua risposta. Chissà che il prossimo tavolo non si svolga davvero a Roma.  

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