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MARSICO NUOVO – Ora che l’ufficio Compatibilità ambientale della Regione ha rigettato la richiesta di valutazione d’impatto ambientale presentata da Eni per il pozzo “Pergola 1”, gli ambientalisti della Ola chiedono un passo più alla Regione: sospendere, in autotutela, il parere Via concesso con delibera di Giunta nel 2012 alla realizzazione della postazione per il “pozzo esplorativo” Pergola 1. 
«La Regione – si legge in una nota dell’Organizzazione lucana ambientalista – non può ora fare diversamente, altrimenti darebbe adito di un doppio gioco tra Eni e Regione che si tradurrebbe nella perforazione del pozzo».
Nella giornata di giovedì era stato l’assessore provinciale all’Ambiente e consigliere comunale di opposizione, Massimo Macchia, a spiegare che l’istanza è stata giudicata irricevibile dagli uffici regionali. Ma si tratta di quella relativa all’estrazione e non all’esplorazione che, invece, non solo è stata già autorizzata ma è anche in corso. 
Ma per la Ola ora bisogna andare avanti.
«Non si può ignorare che il progetto presentato di recente da Eni per la “messa in produzione” del pozzo Pergola 1, giudicato “irricevibile” dall’ufficio compatibilità ambientale del dipartimento ambiente della Regione Basilicata, dopo averne dato avviso pubblico, è per contenuti e finalità diverso da quello presentato ed approvato dalla stessa Regione nel 2012. Eni in sostanza – spiegano ancora dall’Organizzazizone – perforerà comunque un “pozzo produttivo” facendolo passare in modo illegittimo per “pozzo esplorativo”, aggirando così le norme ambientali e sanandolo “burocraticamente” in seguito». «La richiesta di sospendere in autotutela il parere favorevole VIA, se accolta – spiega ancora la Ola – consentirebbe inoltre alla Regione Basilicata di valutare il progetto “a bocce ferme”, ovvero di prendere in esame le legittime osservazioni prodotte dai cittadini e dalle associazioni ed organismi che hanno segnalato da tempo il rischio di contaminazione delle falde idriche e del delicato sistema idrogeologico dei bacini Alto Agri-Tanagro -Sele che sta a cuore a tutti».

MARSICO NUOVO – Ora che l’ufficio Compatibilità ambientale della Regione ha rigettato la richiesta di valutazione d’impatto ambientale presentata da Eni per il pozzo “Pergola 1”, gli ambientalisti della Ola chiedono un passo più alla Regione: sospendere, in autotutela, il parere Via concesso con delibera di Giunta nel 2012 alla realizzazione della postazione per il “pozzo esplorativo” Pergola 1. 

«La Regione – si legge in una nota dell’Organizzazione lucana ambientalista – non può ora fare diversamente, altrimenti darebbe adito di un doppio gioco tra Eni e Regione che si tradurrebbe nella perforazione del pozzo».Nella giornata di giovedì era stato l’assessore provinciale all’Ambiente e consigliere comunale di opposizione, Massimo Macchia, a spiegare che l’istanza è stata giudicata irricevibile dagli uffici regionali. Ma si tratta di quella relativa all’estrazione e non all’esplorazione che, invece, non solo è stata già autorizzata ma è anche in corso. Ma per la Ola ora bisogna andare avanti.

«Non si può ignorare che il progetto presentato di recente da Eni per la “messa in produzione” del pozzo Pergola 1, giudicato “irricevibile” dall’ufficio compatibilità ambientale del dipartimento ambiente della Regione Basilicata, dopo averne dato avviso pubblico, è per contenuti e finalità diverso da quello presentato ed approvato dalla stessa Regione nel 2012. Eni in sostanza – spiegano ancora dall’Organizzazizone – perforerà comunque un “pozzo produttivo” facendolo passare in modo illegittimo per “pozzo esplorativo”, aggirando così le norme ambientali e sanandolo “burocraticamente” in seguito».

«La richiesta di sospendere in autotutela il parere favorevole VIA, se accolta – spiega ancora la Ola – consentirebbe inoltre alla Regione Basilicata di valutare il progetto “a bocce ferme”, ovvero di prendere in esame le legittime osservazioni prodotte dai cittadini e dalle associazioni ed organismi che hanno segnalato da tempo il rischio di contaminazione delle falde idriche e del delicato sistema idrogeologico dei bacini Alto Agri-Tanagro -Sele che sta a cuore a tutti».

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