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COSENZA – Si è salvato solo perchè l’ultraleggero che stava pilotando è finito sulle cime di alcuni alberi, attutendo notevolmente le conseguenze della caduta, Rolf Fankideiski, di 60 anni, il cittadino tedesco rimasto ferito nella caduta del velivolo a Cerchiara di Calabria, sul Pollino. L’ultraleggero, che era partito insieme ad altri sei velivoli dello stesso tipo condotti da tedeschi da Sibari, tutti diretti a Ravello, è rimasto in bilico sulle cime degli alberi per un pò prima di cadere sul terreno. Nel frattempo, però, Fankideiski, ferito in modo non grave, è riuscito ad uscire dalla cabina ed ha atteso l’arrivo dei soccorsi. 

Nel punto in cui è precipitato l’ultraleggero sono arrivati, poco dopo, i volontari del Soccorso alpino calabria, allertati dai carabinieri di Cerchiara di Calabria ai quali aveva telefonato un pastore riferendo di avere visto precipitare il velivolo. Quando sono arrivati nel punto in cui era caduto l’ultraleggero, i volontari del Soccorso alpino, tra i quali c’era anche un medico, hanno prestato i primi soccorsi a Fankideiski, constatando, tra l’altro, che aveva subito alcune fratture ad una gamba e la rottura di buona parte dei denti. 
Sul posto, poco dopo, è stato fatto giungere un elicottero della Protezione civile regionale che ha trasportato il ferito fino al campo sportivo di Cerchiara di Calabria. Qui c’è stato il trasbordo su un elicottero del 118, che ha condotto Fankideiski fino all’ospedale di Cosenza, dove il pilota dell’ultraleggero è stato ricoverato. La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente. Ed in questo senso sarà determinante l’informativa che stanno predisponendo i i carabinieri. L’ipotesi più verosimile, comunque, al momento, è che l’ultraleggero sia precipitato a causa di un guasto tecnico.
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