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MATERA – Ci siamo. Il giorno più lungo sta per arrivare. Tante novità, ancora qualche dubbio e qualche domanda in attesa di avere risposta ma Matera è pronta per la Festa della Bruna. Il 2 luglio è alle porte anche se l’attenzione elettorale degli ultimi giorni ha finito in qualche modo per distrarre dall’evento che è stato ufficialmente presentato. “Quest’anno abbiamo tre scommesse da vincere e sono le luminarie, i fuochi e il Carro che è stato ancora una volta affidato ad Andrea Sansone” ha spiegato il presidente Mimì Andrisani nel consueto appuntamento d’apertura della manifestazione insieme all’intero Comitato e al delegato arcivescovile don Vincenzo Di Lecce.
“Ho seguito personalmente il lavoro di Andrea Sansone del Carro sin da quando ha iniziato lo scorso 3 di gennaio, ho visto il suo impegni e la crescita del suo lavoro ma da alcune settimane neanch’io posso più vedere cosa sta succedendo.
Sarà per tutti una sorpresa che riuscirà a garantire emozioni, emozioni e ancora emozioni sin dal momento della benedizione del 23 di giugno.
Prevediamo un afflusso continuo di persone e di estendere laddove necessario anche gli orari di visita del manufatto”.
La seconda scommessa e la scelta nuova delle luminarie “oramai sono pronte al 90 per cento, malgrado i buoni riscontri dell’anno passato quando le luci accompagnato dalla musica avevano avuto il loro effetto nella piazza quest’anno abbiamo deciso di cambiare ancora.
Abbiamo avuto bisogno di quattro gruppi elettrogeni per sostenere l’intensità di luce che andremo a sprigionare, sarà un effetto unico se si pensa che l’anno passato bastava un solo gruppo elettrogeno per sostenere circa 300 kilowatt che oggi saranno triplicati. La novità sarà l’accensione che vista anche la domenica 28 abbiamo deciso di anticipare di un giorno per aumentare l’effetto visivo che ci sarà dal 28 al 5 ininterrottamente.
La terza scommessa saranno i fuochi, l’azienda sarà sempre la pirotecnica Santa Chiara”, racconta Andrisani, “ad eccezione della mattina del 1 luglio quando saranno affidate ad un’altra ditta, un saggio di questi fuochi che posso dire saranno spettacolari si avrà già il 23 giugno al momento della benedizione del Carro da parte di Monsignor Ligorio”.
Andrisani ha anche spiegato il proprio parere negativo circa un’estensione delle barriere antipanico ed ha provveduto anche a dare alcune risposte sui fuochi relativi alla processione dei Pastori e sul percorso e il numero dei Cavalieri.
“In questo caso non posso dare indicazioni precise perchè non abbiamo ancora avuto il via libera in termini di sicurezza pubblica, le indicazioni che daremo saranno per 4 posti nei Sassi e 3 sul piano nei quali sparare i fuochi mentre per quel che riguarda i Cavalieri saranno circa una sessantina.
Di questi solo venti arriveranno ad accompagnare il Carro fin sotto la chiesa di San Francesco d’Assisi mentre gli altri defluiranno da via Ridola, al momento di ripartire verso piazza Vittorio Veneto per la conclusione e lo strazzo classico dovrebbero esserci attorno al Carro dieci Cavalieri.
Queste sono le indicazioni che abbiamo dato ma, ripeto, non abbiamo ancora avuto conferme dalle forze dell’ordine”.
La vera novità della Festa giunta alla sua edizione numero 626 è il percorso della processione dei Pastori che toccherà i rioni Sassi, a confermarlo anche don Vincenzo Di Lecce: “il punto di partenza di questa festa è che si tratta della festa della Madre di Dio, una festa che abbiamo cercato di organizzare non dimenticando alcun elemento che la contraddistingue, rispettando la tradizione, ritornando anche nei Sassi.
Tra le iniziative anche quelle che porteranno la statua di Gesù oltre ai luoghi classici del bisogno e della preghiera anche nella Casa dei giovani mentre anche quest’anno ci impegneremo per la raccolta di articoli, in questo caso della prima infania, da devolvere al Centro aiuto alla vita che si occupa di aiutare le mamme con figli piccoli”.

p.quarto@luedi.it

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