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CATANZARO – La psicosi aveva già preso il sopravvento, con i distributori di carburante presi d’assalto da automobilisti terrorizzati dall’idea che i Forconi potessero bloccare l’Italia. Ma dopo un inizio mattinata sostanzialmente tranquillo, senza alcun presidio, le prime manifestazioni di Forconi sono arrivate anche in Calabria. In particolare, rallentamenti, ma nessun blocco, sono stati registrati allo svincolo autostradale di Cosenza Nord-Rende della A3 Salerno-Reggio Calabria. Una cinquantina di manifestanti si sono piazzati nei pressi dell’uscita autostradale e stanno facendo opera di sensibilizzazione verso gli automobilisti e i camionisti di passaggio. Distribuiscono volantini e parlano alla gente, invitandoli a non accettare più di “essere sfruttati”. Tutto questo sta provocando forti rallentamenti con una coda di circa 2,5 chilometri nei pressi della rampa dello svincolo.

«Abbiamo un parlamento abusivo, composto da persone non elette dal popolo e hanno pure eletto un presidente. Se ne devono andare tutti a casa – dice Salvatore Brogno, del coordinamento nazionale del Movimento 9 dicembre 2013 – e noi oggi faremo la nostra protesta senza violenza, state tutti tranquilli».

A Lamezia Terme il blocco è stato attuato da Casa Pound con le code che si sono allungate anche sulla strada statale dei Due Mari che collega Catanzaro all’A3. Alcuni mezzi pesanti sono stati lasciati ai lati della carreggiata, ma il transito non è stato mai interrotto. Esposti striscioni, bandiere e cartelli con scritto “Alcuni italiani non si arrendono”.

GUARDA LA GALLERY: BLOCCHI E DISAGI IN CALABRIA

La situazione calabrese, comunque, non è poi così difforme da quella del resto d’Italia. Presidi sono stati segnalati in Puglia, Piemonte e Campania, ma nulla che possa richiamare la protesta del passato. Nella mappa fornita dallo stesso movimento dei Forconi per la manifestazione “Fermiamo l’Italia”, in Calabria erano previsti blocchi a Cosenza e Reggio Calabria, con una particolare attenzione rivolta agli imbarcaderi di Villa San Giovanni. Nulla, al momento, è avvenuto, salvo alcuni distributori di carburante che, soprattutto nel Cosentino, hanno già esposto il cartello “Carburante esaurito” dopo essere stati presi d’assalto in via preventiva dagli automobilisti.

Dal Ministero dell’Interno e dal Garante degli scioperi erano arrivati subito i richiami nei confronti del movimento dei Forconi, al quale era stato evidenziato che non sarebbero stati tollerati blocchi stradali

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