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CATANZARO – Comincerà l’8 giugno il processo con rito immediato per i quattro indagati accusati delle bombe contro la Procura generale di Reggio Calabria, contro l’abitazione del Procuratore generale Salvatore Di Landro e per l’intimidazione all’ex procuratore ed ora capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Assunta Maiore, ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata ieri mattina dalla Dda del capoluogo calabrese.   

I quattro indagati per le intimidazioni ai magistrati reggini sono accusati di essere i mandanti e gli esecutori materiali della strategia della tensione. Davanti ai giudici del tribunale di Catanzaro compariranno il boss pentito Antonino Lo Giudice, che si è autoaccusato di essere mandante delle intimidazioni; Luciano Lo Giudice, fratello del collaboratore di giustizia; Antonio Cortese e Vincenzo Puntorieri, ritenuti gli esecutori materiali degli attentati.   Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo, e dal sostituto della Dda, Salvatore Curcio, hanno avuto un impulso decisivo dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice. 

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