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SCELGONO tre aperture diverse i quotidiani più diffusi: la Stampa punta sui “segnali di ripresa” nel lavoro e nella produzione (in 9 mesi creati 469mila nuovi posti), Repubblica sulla nuova indagine sul governatore campano Vincenzo De Luca (l’accusa è di aver favorito un giudice per restare in carica, promettendo una promozione) e il Corriere della Sera approfondisce le parole di Renzi per il dopo-Expo (per il quartiere espositivo di Rho si pensa ad un centro di ricerca, con il Mise pronto ad entrare nella società e 1,5 miliardi da spendere). Il terremoto giudiziario che scuote la Campania (stamattina è prevista una conferenza stampa dell’ex sindaco di Salerno) investe anche il capo della segreteria di De Luca, Carmelo Mastursi, il giudice Anna Scognamiglio, un avvocato e un manager della sanità pubblica: sono tutti indagati per corruzione e concorso in rivelazione di atti coperti da segreto; l’inchiesta della Procura di Roma ha per oggetto una presunta compravendita sulla decisione del Tribunale civile di Napoli di sospendere gli effetti della legge Severino per il presidente della Regione Campania. 
Un’altra indagine che non ha nulla a che fare con la politica ma farà certamente discutere è quella che la Procura di Torino, con il pm Guariniello, sta conducendo contro 7 aziende italiane produttrici di olio che sarebbero state smascherate dai test chimici: avrebbero venduto per extravergine un olio che non lo era. I marchi – per i quali l’ipotesi di reato è frode in commercio – sono Carapelli, Sasso e Bertolli (tutti e tre nella multinazionale spagnola Deolo), Coricelli, Santa Sabina, Primadonna (sotto accusa la versione per Lidl) e Antica Badia (per Eurospin). La notizia trova spazio su tutte le prime pagine dei quotidiani, con grande evidenza. 
Così come le parole del Papa in visita a Firenze (Bergoglio ha tuonato contro la Chiesa ossessionata dal potere) e quelle di Tim Cook, numero uno di Apple, a Milano per l’inaugurazione dell’anno accademico della Bocconi (sul Corsera un grande richiamo nella parte alta della prima e due pagine all’interno); nel fogliettone, il quotidiano meneghino associa le notizie sulla scomparsa del filosofo francese André Glucksmann e dello statista tedesco Helmut Schmidt.  
Tra le letture consigliate di oggi una pagina che la sezione R2 della testata diretta da Ezio Mauro dedica alla morte di Pablo Neruda: l’autista del poeta cileno, Manuel Araya, ha raccontato i suoi ultimi giorni e i misteri sulla scomparsa, avvenuta in circostanze poco chiare appena 12 giorni dopo il golpe voluto dagli Usa che rovesciò il governo Allende (11 settembre 1973). “Era in clinica – racconta l’uomo, oggi 69enne – e gli fecero una strana iniezione: poi disse ‘mi sento bruciare dentro’…”. 
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LA NOTIZIA PIU’ CURIOSA | Arriva a 43 anni dai fatti il primo arresto per la strage in Irlanda del Nord nota come “Bloody sunday”, in cui morirono 14 persone: si tratta di un ex militare di 66 anni, all’epoca nei parà inglesi, e avrebbe ucciso tre persone. Il 30 gennaio 1972 militari inglesi spararono sulla folla che a Londonderry (Ulster) manifestava contro Londra per l’indipendenza.

e.furia@luedi.it

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