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Un meccanismo di sostegno e sviluppo delle imprese e di valorizzazione della risorsa rappresentata da Matera 2019.
E’ questo in sintesi lo spirito che ha animato il protocollo firmato ieri dal sindaco Salvatore Adduce e dall’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri.
Il bando “Smart & Start” è stato presentato nel pomeriggio all’Hotel san Domenico nel corso di un incontro che si è trasformato in BtoB.
Gli elementi sostanziali comunque stanno in una copertura finanziaria complessiva a disposizione delle imprese dai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione per un importo che va dai 32 ai 48 miliardi.
Il ruolo di Matera, designata capitale europea della cultura per il 2019, ne fa in questo senso partner d’eccellenza e traino del tutto particolare per l’imprenditoria legata all’industria del turismo e della cultura, ma anche per le start up dell’innovazione.
L’incontro tra Arcuri e il sindaco Adduce, alla presenza del presidente di Confindustria Michele Somma, si è ben presto trsformato in uno scambio di ipotesi e opportunità cui la città potrebbe accedere, a patto che metta in campo progetti imprenditoriali di pa alto valore.
Nel suo intervento, il sindaco, infatti ha illustrato alcuni dei cardini dello sviluppo dei prossimi anni tra cui l’Istituto demoetnoantropologico, l’ex area Barila e il teatro Duni. Tre volti dell’evoluzione di Matera e della nuova declinazione del Mezzogiorno.
Per Michele Somma, uno degli elementi di maggiore stimolo sarà l’innovazione. «In una regione come la Basilicata caratterizzata da un pesante gap infrastrutturale, l’innovazione tecnologica rappresenta la via più efficace verso la competitività, soprattutto per quelle realtà imprenditoriali giovani che si presentano sul mercato con idee nuove e vincenti. La procedura paperless, con la richiesta e concessione dei contributi da effettuare esclusivamente on line – ha aggiunto Michele Somma – è già un chiaro segnale di novità».
Per l’assessore comunale Giovanni Scarola: «Con questa misura si valorizzano le start up, comprese quelle costituite già da 48 mesi, privileguiando investimenti di forte innovazione in tutti i settori con progetti fino a 1,5 milioni. Il contributo prevede un mutuo a tasso zero che, in alcuni casi, impone la restituzione dell’80% della somma erogata.
E’ una misura avviata con richieste on line da febbraio scorso e i segnali dalla Basilicata, da Matera e dalla vicina Puglia sono davvero incoraggianti».

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