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Angelo Chiorazzo

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Incognita primarie per Chiorazzo: aumenta il pressing sul re delle coop perché accetti di competere per la candidatura a governatore

POTENZA – Acquisita la chiusura del Movimento 5 stelle, nonostante qualche dissidio interno, all’ipotesi di un’investitura “dall’alto”, passare “dal basso”, conquistando l’agognata candidatura a governatore sfidando gli altri aspiranti con regolari elezioni primarie.

E’ questa la strategia che va prendendo piede tra i sostenitori della discesa in campo, alle prossime elezioni regionali, del re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo.

Il pressing sull’imprenditore di Senise, che nelle scorse settimane si era dichiarato contrario all’ipotesi primarie, liquidandole come una «ritualità partitica» inapplicabile a un percorso «civico» come il suo, sarebbe tornato a crescere negli ultimi giorni. Dopo le indiscrezioni sulla contrarietà dei 5 stelle a una sua candidatura a governatore. Anche in considerazione dei possibili conflitti di interesse tra il ruolo politico e gli affari della sua coop Auxilium, che dal 2016 gestisce il maxi-appalto per l’assistenza domiciliare integrata della sanità lucana.

E’ rimasto deluso, tuttavia, chi si aspettava indicazioni al riguardo già ieri, dalla prima riunione della nuova segreteria regionale del Pd. Nella nota diffusa a chiusura della stessa, infatti, tra i tanti temi a cui si è fatto riferimento non ci sono state le imminenti elezioni regionali. A differenza «dell’attacco di Hamas in Israele», o dello sfratto del circolo cittadino di Venosa, con l’appello all’ormai ex segretario dei Giovani Democratici, Felice Lioy, perché ritiri le dimissioni.

Il segretario regionale democratico, Giovanni Lettieri, ha anche annunciato l’organizzazione di incontri pubblici per «condividere con i cittadini» le idee e i progetti del Pd per la Basilicata. A partire da «un piano per la mitigazione del rischio idrogeologico».

Ancora silenzio, invece, quanto al nome di chi dovrà guidare la squadra chiamata a realizzare quelle idee e i progetti, in caso di vittoria alle prossime elezioni regionali. D’altronde sono mesi che il sindaco di Picerno è andato ripetendo che occorre prima scrivere un programma e poi individuare il candidato governatore.

Mentre pezzi del laicato cattolico e del centrosinistra lucano hanno dato quasi per scontato che l’investitura non potesse che andare al vicepresidente del Potenza calcio. Almeno fino a qualche giorno fa e al brusco risveglio provocato dal no dei 5 stelle, che ha resuscitato l’ipotesi di fare ricorso alle primarie per superare qualunque tipo di resistenza residua.

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