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I dati dell’attività della Stazione Unica Appaltante sono stati illustrati questa mattina dal commissario Salvatore Boemi (in foto). Dai dati emerge che l’80 per cento delle gare indette in Calabria nel comparto della sanità e il 68 per cento di quelle espletate per tutta la spesa regionale, con un risparmio per la Regione di oltre 68 milioni di euro, sono state gestite dalla stazione unica appaltante nel 2010.
«Due – ha dichiarato Boemi – le gare di particolare rilevanza che hanno permesso un guadagno notevole ai conti pubblici, utilizzando il metodo della gara aggregata e della procedura telematica. Si tratta del bando per l’acquisizione dei vaccini antinfluenzali e quello per l’acquisto dei farmaci. In quest’ultimo caso, la gara ha interessato tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria, per un importo a base d’asta di 550 milioni di euro. In soli 116 giorni, la Sua ha provveduto ad aggiudicare l’84,17 per cento dei lotti messi a gara, per un importo complessivo di circa 430 milioni di euro, con un ribasso di circa 68 milioni di euro. «Abbiamo rivoluzionato il sistema e il modo di agire nel settore della sanità – ha affermato Boemi – che fino al 2010 veniva gestito da ogni azienda in modo proprio, anche attraverso proroghe annuali che non portavano alcuna negoziazione dei prezzi».
Per quanto riguarda la seconda gara, quella relativa ai vaccini antinfluenzali per le Aziende sanitarie di Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone, Locri e parte delle aziende di Cosenza e Reggio Calabria, l’importo complessivo a base d’asta è stato di poco oltre i 15 milioni di euro con 34 lotti.
In 77 giorni si sono svolte le procedure con l’aggiudicazione di tutti i lotti e una riduzione complessiva dei prezzi di acquisto per il Servizio sanitario regionale per il prossimo triennio di oltre 530 mila euro, ai quali bisogna aggiungere anche le economie per le pubblicazioni, con la spesa di 6 mila euro contro i 48 mila previsti di solito. Un dato su tutti, quello che ha visto acquistare il vaccino al costo unitario di 52,780 euro contro i 72 euro pagati prima a Cosenza o i 63,130 pagati a Reggio Calabria. Risultati importanti, che hanno consentito di dare risposte anche rispetto al Piano di rientro dal debito sanitario.
«Risposte positive al tavolo Massicci – ha affermato Boemi – anche perchè la Sua avrebbe dovuto portare una riduzione dei costi nel triennio 2010-2012 di quasi 52 milioni di euro, mentre solo nel primo anno abbiamo risparmiato oltre 68 milioni di euro, con una differenza in positivo di 44,7 milioni di euro, molto di più di quanto previsto dal piano di rientro. Questa è la strategia da seguire – ha sostenuto l’ex magistrato – con una gestione centralizzata delle gare».
Non mancano, comunque, le noti dolenti, a partire dal numero esiguo del personale dell’agenzia, appena 25 dipendenti «volontari», un quinto di quelli previsti nella dotazione organica. Una ristrettezza che non consente di gestire la mole di lavoro che la stazione ha rispetto alle due sezioni che la compongono, quella tecnica e l’osservatorio dei prezzi. E poi il caso di quegli enti che la legge di istituzione della Sua considera obbligati per le gare e che, invece, chiedono una convenzione per aderire: «Enti che ci sorridono alle spalle – ha incalzato Boemi – perchè credono di avere avuto la meglio, ma se potenziamo il personale siamo pronti a gestire anche le loro gare».
Sul personale Boemi si dice fiducioso dopo avere avuto un incontro, martedì scorso, con il dipartimento regionale del personale. Rispetto alla commissione regionale per la modifica della legge istitutiva della Sua, l’ex magistrato ha dichiarato che «una legge prima la si prova, poi si riforma. Accettiamo che la legge sia migliorata, ma dobbiamo creare le strutture per rispondere alle richieste che oggi non possiamo fare». Per il finanziamento della struttura, il commissario ha aggiunto che «abbiamo rinunciato all’uno per cento delle gare per sacrificarlo al tavolo Massicci, ma per noi i soldi non sono un problema. Infatti, nel 2010 abbiamo avuto entrate per oltre 7 milioni di euro e spese per meno di 500 mila euro, con un saldo in attivo di circa 6,5 milioni di euro». Secondo Boemi, dunque, «la Sua costituisce un’occasione irripetibile per una Calabria che vuole intraprendere e percorrere la strada dell’innovazione e della trasparenza, che vuole palesare al Paese intero le capacità e lo spirito di sacrificio dei suoi lavoratori. E’ un’occasione forse unica e irripetibile – ha concluso nel ricordare che analoga iniziativa è stata intrapresa a livello nazionale con l’obbligo per tutte le regioni – da cogliere tutti insieme, senza divisioni».

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