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Aperture ancora monopolizzate dalla «tragedia greca» come qualcuno ironizza. «Atene affonda le Borse» (Repubblica), Milano la peggiore (-5,17%), colpite soprattutto le banche. Mentre Tsipras spera nel responso delle urne («ci daranno la forza per negoziare, nessuno ci caccerà dall’euro») Obama spinge per un’intesa e l’asse Merkel-Hollande è possibilista su una trattativa anche dopo il referendum. La cancelliera tedesca in una dichiarazione sostiene infatti che se fallisce l’euro fallisce l’Unione.

Sulla Stampa un fondo che sa di appello ad anticipare la manovra, quello firmato da Alberto Mingardi e rivolto a Renzi: «Oggi le circostanze dovrebbero spingere il governo a fare sfoggio di una prudenza audace. Può rassicurare i mercati e gli italiani non solo a parole. Renzi e Padoan anticipino la Legge di Stabilità: la presentino prima di agosto, mese nel quale il diapason dei mercati finanziari è particolarmente sensibile. Non serve promettere riforme su riforme, meglio dare pochi segnali forti. L’obiettivo a medio termine dev’essere una riduzione della pressione fiscale, con target chiari di qui a fine legislatura. Altrimenti, il Paese non riparte».

Il premier risponde indirettamente a molti dei quesiti sollevati dalla testata torinese nell’intervista a Roberto Napoletano, direttore del Sole24Ore: «L’Italia è già fuori dalla linea del fuoco. Abbiamo iniziato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l’economia sta tornando alla crescita e l’ombrello della Bce ci mette al riparo: tre caratteristiche che rendono questa crisi diversa da quella di quattro anni fa. La questione greca è preoccupante perché l’Europa non ha una visione politica di lungo periodo che da tempo manca. E può avere ripercussioni economiche soprattutto per i rischi di contagio con altri Paesi extraeuropei debitori del Fondo monetario internazionale. La mia preoccupazione dunque non è per ciò che potrebbe accadere all’Italia, ma per gli scenari globali di difficoltà che si potrebbero aprire».

Da segnalare il ritorno in edicola, dopo 11 mesi, dell’Unità. Il direttore è Erasmo d’Angelis, la testata sfoggia un restyling grafico (24 pagine full color e di grande formato, con predominanza di foto) e in prima ospita la lettera di auguri di Matteo Renzi. Nelle pagine interne i messaggi delle più alte cariche dello Stato, dal presidente Mattarella a quelli delle due Camere, Grasso e Boldrini, oltre agli esponenti del Partito democratico e ai lettori rimasti orfani del giornale fondato nel 1924 da Antonio Gramsci. L’apertura di oggi è dedicata all’associazionismo antimafia di Roma, il titolo è un hashtag: #AntimafiaCapitale.

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