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Graziano Melandri, commissario per l’emergenza rifiuti ha incontrato i giornalisti a Catanzaro ed ha spiegato che «L’emergenza rifiuti sta rientrando e i dati sui conferimenti sono in fase decrescente rispetto ai giorni drammatici che abbiamo vissuto in agosto. Ora, però, è il momento di lavorare per evitare che in futuro si ripresentino situazioni analoghe».
«L’impegno per il futuro – ha aggiunto Melandri – riguarda noi come Ufficio del commissario ma anche le istituzioni perchè la soluzione definitiva al problema in Calabria non può trovarla solo il commissario, che può agire solo mettendo in campo provvedimenti emergenziali. Allo stato attuale l’unica scelta che consente di dare respiro è la realizzazione delle discariche in attesa di soluzioni definitive che devono passare necessariamente dalla raccolta differenziata e dal completamento del sistema impiantistico e della termovalorizzazione».
«Nel breve periodo – ha aggiunto il commissario – adotteremo dei provvedimento emergenziali, opere che si possono realizzare in poco tempo e destinate a durare poco nel tempo come le discariche. Questo lasso di tempo dovrà servire alle istituzioni per avviare un discorso virtuoso e definitivo. Come ufficio commissariale stiamo già individuando, grazie anche alla collaborazione degli enti locali, molte località dove realizzare piccole discariche in modo da evitare che il prossimo anno si ripeta quello che è accaduto quest’anno».

MELANDRI E IL PIANO PER USCIRE DALL’EMERGENZA
Completare il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro e realizzare altri tre impianti, con annesse discariche di servizio, per dare certezze e prospettive allo smaltimento dei rifiuti in Calabria. Così il commissario Melandri, ha ‘fotografato’ lo stato attuale del settore e poi ha tracciato gli interventi per scongiurare un’ulteriore crisi del settore, con la spazzatura per le strade, come accaduto in questi ultimi giorni in quasi tutta la Calabria.
Nel corso della conferenza stampa che ha tenuto oggi nella sede dell’Ufficio del Commissario, a Catanzaro Lido, ha sottolineato che il piano è suddiviso in province e punta a fare raggiungere l’autonomia a tutti i territori.
Così, per la provincia di Reggio Calabria è in corso l’ampliamento della discarica di Melicuccà, sarà rimodulato e ripubblicato il bando per l’ampliamento della discarica di Casignana ed è allo studio la realizzazione di una discarica di servizio per l’impianto di Siderno.
A Catanzaro è stato dato il via libera all’ampliamento della discarica di Pianopoli che potrà avere così una vita di almeno sei o sette anni, mentre è in corso l’ampliamento della discarica di Alli che potrebbe essere completata entro l’anno. «Per queste due province la situazione permette di stare un pò più sereni – ha detto Melandri – ma il problema è che attualmente la provincia di Vibo Valentia grava sulla provincia di Catanzaro. Melicuccà potrebbe alleggerire il carico, ma occorre intervenire su Vibo».
Ed è proprio in quest’ultima provincia che il commissario ha posto in risalto le «dolenti note». A breve, ha annunciato Melandri, «la discarica di Vibo San Calogero andrà nuovamente a bando, c’è la disponibilità del comune di Mileto per una discarica ma i siti non sono completamente idonei, quindi occorre tamponare con Pianopoli».
Nella provincia di Cosenza la situazione più critica. Solo la Sibaritide è più tranquilla per la presenza di strutture a Rossano, Cassano e Villapiana, oltre ad una nuova discarica che sarà realizzata a Corigliano. «Il resto – ha denunciato Melandri – è abbandonato a sè stesso. Esistono altre piccole discariche ma servono solo il circondario». Situazione positiva, invece, a Crotone, dove c’è un impianto che utilizza una discarica privata che è però quasi completa dal punto di vista della volumetria. «Ora dobbiamo individuare un altro sito, fuori dalla città di Crotone che ha già dato tanto al settore ambiente – ha concluso Melandri – e abbiamo alcune indicazioni».

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