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RELEVAVA materiale dalla sua cava, posta sotto sequestro per reati ambientali nei mesi scorsi. Così un imprenditore dell’area valbasentana ha subìto una ecotassa da 608mila euro.
I militari della Compagnia Guardia di Finanza di Matera hanno concluso così una articolata attività d’indagine mirata alla salvaguardia del territorio e della salute pubblica.
Lo scorso anno, le Fiamme gialle, nel corso di una sempre più incisiva e trasversale attività di controllo economico del territorio della provincia materana, individuarono e sottoposero a sequestro un’area di cava dismessa di circa 3 ettari utilizzata illecitamente per sversarvi illecitamente notevoli quantità di rifiuti pericolosi.

Con i successivi approfondimenti investigativi e tecnici, ai quali hanno fornito apporto tecnico/professionale il Corpo dei Vigili del fuoco e gli enti regionali a ciò deputati, sull’area sequestrata e nel relativo sottosuolo è stata confermata la presenza di fibre di amianto crisotilo e di altre sostanze nocive per salute.

Il gestore della discarica, violando i sigilli apposti dalla Guardia di Finanza, ha sottratto materiale; mentre altre due persone deputate ai controlli sono stati segnalati alla competente Autorità giudiziaria.Al responsabile dell’illecita gestione dei rifiuti  è stata, inoltre, addebitata la “ecotassa”, quantificata dai militari della Guardia di Finanza in 608.870 euro, a titolo di tributo speciale per il  deposito in discarica di circa 60.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi.

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