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LA direzione del Pd che si muove compatta ma senza il voto dell’opposizione interna (la relazione del segretario viene approvata all’unanimità), con Matteo Renzi a lanciare altri messaggi non certo distensivi al presidente del Senato Piero Grasso, conquista le aperture di molte prime pagine. “Se riaprisse sull’articolo 2 (del ddl Boschi, ndr) – ha spiegato il premier – sarebbe un fatto inedito e bisognerebbe convocare le due Camere”: la frase pronunciata in mattinata ha scatenato un piccolo caso politico, e qualche ora dopo Renzi ha dovuto in un certo senso correggere il tiro. Resta la tensione acuitasi negli ultimi due giorni, che invece va stemperandosi se si guarda alla minoranza dem: non è un caso se ieri Pier Luigi Bersani, dopo lo scambio di battute al vetriolo con il ministro delle Riforme, abbia commentato che “quella di Renzi sul Senato è un’apertura importante”; anche secondo Roberto Speranza “è stato fatto un passo avanti, ora bisogna leggere bene i testi”. Gli analisti prefigurano un ritorno al Tatarellum. Ma oltre all’estenuante dibattito sulle riforme – ciò che ha fatto sbottare Matteo Salvini in una dichiarazione su quanto il riassetto del Senato sia l’ultimo dei pensieri dei cittadini italiani -, lo sfoglio delle pagine interne dedicate alla politica riporta la notizia del video con cui Beppe Grillo ha lanciato il raduno di metà ottobre a Imola: l’ex comico vi compare invecchiato e parla da un futuribile 2042 in cui il Movimento 5 Stelle governa. Gustoso il pezzo di Filippo Ceccarelli, che su Repubblica parla di “mascherata in rete”. 
Ma un altro argomento si prende molto spazio e riguarda il caso dei test delle emissioni diesel delle auto Volkswagen che sarebbero stati truccati:crollo in Borsa e stop alle vendite in Usa, mentre qualche giornale forza la lettura delle notizia presentandola in chiave politica (MilanoFinanza: “Volkswagen, un giorno da greci”) o ironizzando sul colosso teutonico (“Gas Auto”, sceglie il Tempo ironizzando sullo slogan della casa tedesca ma anche il vignettista Domenico Rosa sul Sole24Ore). Sarcasmo a parte, in molti riflettono su come dalla vicenda esca colpito il mito della Germania superaffidabile. Non a caso, la Stampa sceglie in prima pagina una foto con la cancelliera Angela Merkel al volante di un’auto della casa di Wolfsburg. Che rischia una multa da 18 miliardi. 
I temi europei propongono anche approfondimenti sul nuovo governo Tsipras (oggi il giuramento, mentre il primo ministro dovrà far digerire al Paese ben 127 riforme da varare in chiave austerità) e sull’infinita emergenza migranti (la Slovenia innalza un altro muro e il premier ungherese Orbàn invia soldati al confine).
Tornando in Italia, fa discutere – e induce più d’uno a gridare alla censura – la richiesta di condanna a 8 mesi per lo scrittore Erri De Luca, accusato di aver istigato i No tav a sabotare la costruzione della megainfrastruttura (l’accusa è istigazione a delinquere, dopo un’intervista rilasciata all’Huffington Post): sentenza il 19 ottobre, mentre gli intellettuali si dividono tra colpevolisti e innocentisti e fan dello scrittore napoletano distribuiscono il suo ultimo libro davanti al tribunale di Torino.

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