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MONTESCAGLIOSO   –   Si chiude con quattro vittime il tragico bilancio  del nubifragio di lunedì 7 ottobre. Ieri, infatti, il ritrovamento dell’ultimo dei dispersi, Pino Bianculli di 32 anni di Montescaglioso. Tre giorni di lunghe e faticose ricerche condotte con difficoltà ma con la speranza di trovarli  vivi.  Il primo giorno di ricerca era iniziato con il ritrovamento di Rossella Pignalosa, la giovane di Ginosa precipitata da un ponticello con la propria auto. In contrada Pantano e più precisamente nelle località “pozzo dei porci” e “Peppariello” all’altezza di “Girifalco”si sono cercati invece per tre giorni con tutti i mezzi, anche con le nude mani i tre dispersi: Pino Bianculli e i coniugi Bari di Altamura.   Nella giornata di mercoledì il fango aveva restituito i corpi  di  Chiara Moramarco e Giuseppe Bari, rispettivamente di 25 e 35 anni, che a bordo di una Fiat Punto,   stavano rientrando ad Altamura dopo una giornata di lavoro. 

Le ricerche si erano intensificate nel pomeriggio di mercoledì grazie all’arrivo di nuovi mezzi escavatori in aiuto dei Vigili del Fuoco di Taranto, e dei  tanti volontari di Montescaglioso. In serata i vigili del fuoco avevano predisposto l’illuminazione del   posto, ma intorno alle venti si erano dovuti arrendere perchè il buio impediva il lavoro. Ieri mattina la giornata decisiva. Quattro i mezzi escavatori che stavano scavando in tre punti diversi. Due nelle vicinanze del luogo del ritrovamento dell’auto di Pino Bianculli,  uno in un punto centrale e un mezzo stava cercando li dove il fango e la melma sembrava avessero rallentato la lunga corsa. Un vigneto, a ridosso di una piccola abitazione in località “pozzo dei porci”. Determinante per il ritrovamento, oltre all’intuizione di vigili del fuoco, è stato il cane del proprietario del piccolo podere che da giorni cercava di segnalare qualcosa. Alle 9:40, un volontario della Protezione Civile “Croce Amica” di Montescaglioso, ha fermato il mezzo poiché ha intravisto una scarpa da ginnastica che fuoriusciva dal fango, così riverso a faccia in giù sepolto da terra e detriti , Pino Bianculli è stato trovato.  

Presenti come in tutti i giorni della ricerca, i fratelli, la fidanzata e il padre Michele, ma anche tanti amici infermieri della clinica privata di Ginosa Marina presso cui Pino lavorava. Oltre un’ora per rimuovere la salma che è stata portata presso il cimitero di Montescaglioso. Pino, era il secondo di quattro figli, oggi i tanti amici su facebook lo ricordano per il sostegno e coraggio che dava ai pazienti nella clinica di riabilitazione dove lavorava, per il suo carattere gioviale e l’ampio sorriso. Un ragazzo fortunato, con  un progetto di vita, una famiglia molto unita, ma che ha sbagliato strada una maledetta sera di ottobre tornando da lavoro.  Il sindaco di Montescaglioso, Giuseppe Silvaggi, presente durante le ricerche, ha proclamato il lutto cittadino. E’ duramente provata la comunità montese, che oggi si interroga su come e perchè possano accadere tali assurde tragedie, sulla fragilità del territorio, sulle condizioni delle strade,  dei canali,  degli alvei dei fiumi ma anche sulla gestione di un’allerta meteo …. se allerta c’è stata.

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