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ROSSANO (CS) – Che la decisione del ministro di prorogare l’attività del tribunale di Rossano, che, comunque, resta una sede soppressa, non era andata giù a cittadini, avvocati e associazioni lo si era capito fin da subito visto che la notte stessa dell’annuncio della proroga decine di avvocati e semplici cittadini avevano occupato il palazzo di giustizia per protestare contro la decisione del ministro Cancellieri. Questa mattina un nuovo episodio di protesta, poi rientrato ha caratterizzato la mattinata. All’arrivo davanti all’ufficio, infatti, i dipendenti hanno trovato una catena che bloccava le porte di accesso al Tribunale. dopo qualche minuto la catena è stata tolta dai manifestanti e le attività di dipendenti e magistrati sono riprese regolarmente. L’iniziativa era stata adottata da avvocati e cittadini che da giorni presidiano il Palazzo di Giustizia, intanto si sta organizzando per domani una manifestazione che dovrebbe vedere i partecipanti attraversare le vie della città per poi raggiungere la statale 106 Ionica. La protesta messa in scena questa mattina ha visto per alcune ore le aree all’ingresso del tribunale occupate non consentendo l’accesso ai piani superiori nè l’utilizzo degli ascensori. G

Sulla chiusura del Tribunale di Rossano è intervenuto anche il sindacato autonomo di polizia peniteziaria, Sappe, il quale ha rimarcato come «la chiusura del tribunale costituisce un grave problema anche per il carcere e per la polizia penitenziaria, considerato che le traduzioni dei detenuti dovranno essere effettuate verso Castrovillari». Donato Capece, segretario generale del Sappe e Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto chiariscono che «ciò determinerà un notevole aggravio di lavoro per la polizia penitenziaria, già carente di personale. Verrà eliminato un presidio di legalità in un territorio dove la criminalità organizzata è molto forte».
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