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Una rapina culminata con un delitto efferato per la crudeltà con cui fu messo in atto. Dopo quattro mesi, la Procura e i carabinieri di Vibo e Tropea sono riusciti a far luce sull’omicidio della 50enne Isabella Raso notificando tre fermi nei confronti di due giovani ed un uomo, tutti compaesani della vittima: Domenico Grillo 21 anni, Luigi Zinnà, 25 anni e Francesco Todarello, 45 anni. Ad incastrare i tre, sia l’esame del dna eseguito su un campione di pelle rinvenuto tra le unghie della donna, il cui corpo fu trovato privo di vita nella sua abitazione la mattina del 17 luglio scorso, e confrontato con uno stratagemma con quello di Grillo, sia la confessione di quest’ultimo, torchiato nell’interrogatorio di ieri mattina, che ha indicato i due complici.
L’attività investigativa già nell’immediatezza del fatto si era concentrata su un gruppo di persone, tra le quali figurava proprio Grillo,e che per settimane è stato monitorato attentamente. Ma la prova regina si è avuta quanto i laboratori della Scientifica e del Ris di Messina hanno inchiodato Grillo sulla scena del crimine con l’esito positivo dell’esame dei Dna pervenuto nei giorni scorsi.

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