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E’ una giornata dolorosa quella di oggi a San Giovanni in Fiore, un paese deserto, in cui regna un silenzio assoluto. Questa mattina il centro della Sila Cosentina, si è fermato in occasione dei funerali dei cinque giovani morti la notte di Natale in un incidente stradale. Tutti i negozi hanno abbassato le saracinesche in segno di lutto ed in giro non si vede nessuno. Ai funerali nell’Abbazia Florense, sono attese migliaia di persone per l’ultimo saluto ai cinque giovani. L’amministrazione cittadina allestirà all’esterno dell’Abbazia dei maxischermo mentre i funerali saranno trasmessi anche in diretta web dall’emittente televisiva Sila tv per consentire la massima partecipazione.

MIGLIAIA DI LUCI PER I RAGAZZI SCOMPARSI
San Giovanni in Fiore tutta, giovani e meno giovani, anziani, donne, bambini ieri si sono stretti attorno a quelle cinque bare con le foto giganti, con tanti fiori bianchi. Qualcuno parla di 5/6mila persone accorse in abbazia; dal professore di matematica delle medie di Robert alle centinaia ragazzi del paese che hanno voluto partecipare alla camera ardente indossando una t-shirt con stampati i volti dei giovani. Accanto l’amministrazione provinciale di Cosenza con il suo presidente e tutta la giunta. Mario Oliverio, particolarmente colpito ha voluto che tutte le spese fossero a carico del suo Ente. In prima fila tutta l’amministrazione comunale con tutti gli assessori comunali. Sindaco Barile con la fascia. Per oggi ha proclamato il lutto cittadino.
Per San Giovanni in Fiore ieri, oggi e per molti altri giorni ancora saranno i giorni del lutto. Migliaia di persone hanno sancito la fine delle feste e l’inizio del dolore.
La fiaccolata di ieri è partita dalla parrocchia dello Spirito Santo dalle parti alte della città, alle 19. La gente ha sfilato per viale della Repubblica, via Roma, via XXV Aprile per arrivare stremata ed ammutolita in Abbazia alle 20,30. Ogni tanto il lungo corteo, illuminato solo dalla luce delle fiaccole, si ferma e parte un applauso spontaneo. E dentro la chiesa per eccellenza di San Giovanni in Fiore altre migliaia di persone. Il lutto ha avvolto il Natale dei sangiovannesi. La tristezza ha invaso case, vie e cielo, che, di conseguenza, ha riversato sulla terra il gelo.
Le bare, da sinistra Samuele Crivaro, accanto Domenico Lopetrone, poi Emanuela Palmeri, e poi ancora Frank Laurenzano con il fratello Robert. Di fonte le mamme e i padri, i fratelli e sorelle, parenti. Senza più lacrime.
Sull’altare i parroci della città, don Emilio Salatino, don Rosario Bonasso e i padri Cappuccini, mentre l’abate don Germano Anastasio ha presenziato la cerimonia funebre. Uno dei preti sull’altare si commuove mentre recita il Rosario e ricorda i ragazzi scomparsi, che conosceva benissimo e che ha visto crescere fra i vicoli di San Giovanni in Fiore.

L’AUTOPSIA SUL CORPO DI ROBERT LAURENZANO
E’ stata effettuata nella tarda mattinata di ieri, presso l’ospedale di Crotone, l’autopsia sul corpo di Robert Laurenzano, il giovane che era alla guida della Volkswagen Lupo nella quale viaggiavano il fratello Frank, Samuel Crivaro, Domenico Noce ed Emanuela Palmieri. L’hanno effettuata, su conferimento del pubblico ministero Donatella Donato, della Procura di Cosenza, i dottori Cavalcanti e Vercillo, che si sono presi sessanta giorni per il deposito della perizia. La stessa Donato e il procuratore Dario Granieri si sono attivati per far sì che la salma raggiungesse subito dopo la camera ardente, allestita presso l’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore. Le risultanze autoptiche saranno utilizzate per risalire alle cause del tragico incidente stradale che ha sconvolto un’intera comunità, quella di San Giovanni in Fiore, dal giorno di Natale vestita a lutto. Nei prossimi giorni, e una volta acquisiti i rilievi della Polizia Stradale, il pm Donato nominerà anche un consulente tecnico, il cui compito sarà quello di ricostruire l’esatta dinamica del terribile sinistro.
Come noto il magistrato cosentino ha inserito nel registro degli indagati, e con l’accusa di omicidio colposo, l’uomo di 42 anni, di Crotone, che era al volante del Suv Hyundai Santa Fe che si è scontrato con la Lupo. Un atto dovuto. Nell’immediatezza è stato sottoposto dagli agenti della Polizia Stradale all’esame etilico e tossicologico, che ha dato esito negativo. Insieme a lui nel Suv c’erano la moglie e i due figli minorenni. Tutti e quattro sono rimasti feriti, ma non in modo grave. Molto probabilmente la robustezza del mezzo gli ha salvato la vita. Secondo le prime ricostruzioni, che attendono la conferma ufficiale, la Lupo saliva verso Crotone, mentre il Suv scendeva in direzione Cosenza. Erano da poco passate l’una di notte. Forse per la pioggia e il ghiaccio l’auto guidata da Robert Laurenzano è sbandata, andando a sbattere contro il Suv. L’impatto è stato violento e i cinque occupanti della Volkswagen sono morti sul colpo.

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