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Le aveva fatto regali, la riempiva di attenzioni e le aveva dato perfino le chiavi di casa sua. La giovane, una quattordicenne di San Vito, in provincia di Catanzaro invece di andare a scuola al mattino andava nella casa del suo “ragazzo” e lo aspettava per fare all’amore. Una storia durata circa due anni fino a quando il ragazzo, Vito Mariano Tavano (nel riquadro) è finito in manette. Tutti i particolari dell’operazione sono stati resi noti, ieri mattina, durante una conferenza stampa, nella sede della Compagnia di Soveratok dal capitano Leuzzi. Rocambolesco il modo in cui i carabinieri sono arrivati a scoprire il fattaccio, che si configura come una presunta violenza sessuale su minore. La madre si accorge dei comportamenti strani della bimba che, all’inizio della relazione, aveva solo 12 anni. La piccola si confida con la madre che, a sua volta, racconta tutto al marito. Il quale, però, invece di andare in caserma e querelare il giovane, va a trovarlo a casa, lo ammonisce e, quindi, porta la bimba a fare una visita ginecologica all’Asp, da cui risulta che la ragazza aveva avuto rapporti sessuali.
Quindi, a quel punto, il giovane va in caserma e denuncia il padre della ragazza per minacce. Il padre a quel punto querela a sua volta il giovane sulla scorta dell’esito della visita ginecologica sulla bimba. Da qui scatta l’indagine dei carabinieri, che arrivano in un mese a capo della verità e arrestano l’uomo. Il quale ora rischia da 5 a un massimo di 13 anni per un reato molto grave.

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