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MARATEA – L’ultima carta per fermare il progetto di Santa Caterina, il consigliere d’opposizione Carmelo Ferrara la giocherà nella prossima seduta di consiglio.

Dopo che anche il Tar, non più di un mese fa, ha dato l’ultimo via libera al completamento delle opere del complesso turistico alberghiero Pianeta Maratea, che prevede la realizzazione di un villaggio con 200 nuovi moduli abitativi, su una superficie che si estende per trenta mila metri quadri della costa marateota,  adesso la partita si giocherà sulla scadenza dei termini. E più precisamente quelli relativi al completamento dei passaggi di proprietà dalle società lottizzanti al Comune di Maratea dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il complesso. Lo schema di convenzione approvata con delibera comunale del 12 agosto del 2010, prevedeva, al punto 6 dell’allegato A, che i passaggi fossero completati entro tre anni dalla sottoscrizione tra le parti della stessa convenzione, avvenuta il 16 settembre del 2010, pena la sua decadenza. Ebbene – sostiene il consigliere di “Insieme per Maratea” – quel tempo è trascorso invano. «I passaggi delle proprietà – spiega – non sono stati ancora ultimati. E siccome si trattava di un requisito fondamentale per la validità della convenzione, ne va da sè che la stessa, ad oggi, per effetto delle scadenze intervenute, va considerata nulla».

Quindi, Ferrara ha depositato ieri una richiesta di iscrizione all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la decadenza della delibera dello schema di convenzione per sopraggiunti termini di scadenza di una delle condizioni ascritta al punto numero 6 allegato A. La decadenza sarà messa al voto, e se dovesse essere approvata a maggioranza ne conseguirebbe, oltre allo stop del progetto, anche la perdita di qualsiasi diritto da parte delle società lottizzanti Simar e Sviluppo Maratea su beni e cose ad oggi in uso alle società.  La richiesta del consigliere è stata inviata a tutti gli uffici tecnici del Comune per le opportune verifiche sulle scadenza dei termini.  Il consigliere dall’inizio si era battuto contro l’approvazione della convenzione – prima scaduta poi rinnovata nel 2008 – relativa al completamento delle opere del Pianeta Maratea, senza però trovare sponda in aula. A settembre dello scorso anno l’amministrazione dava il definitivo via libera al progetto. Nemmeno le vie legali intentate da privati cittadini e dall’associazione ambientalista Italia Nostra sono servite a bloccare la convenzione. «Ora però – dice Ferrara – in Consiglio più nessuno potrà fare orecchie da mercante. Ora ci dovranno spiegare come considerare ancora valido un atto per la cui attuazione è venuto meno un requisito fondamentale».

m.labanca@luedi.it

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