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SENISE – Ci siamo quasi. I lavori per il macroattrattore “Lo sbarco dei greci”, sono in dirittura d’arrivo. A dir la verità doveva già essere stato inaugurato. Quando fu posata la prima pietra nel gennaio del 2014 si parlò di giugno 2015 come il mese per il taglio del nastro. Invece qualche intoppo c’è stato e l’inaugurazione è stata rimandata di qualche mese.

Il 22 settembre prossimo per la precisione. Almeno così sperano chi in questo progetto ci crede. Certo la data è alquanto singolare.

A settembre, infatti, la stagione estiva è già ai titoli di coda e per uno spettacolo all’aperto è assai difficile attirare turisti d’inverno. «In realtà – ci dice il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo – il 22 settembre faremo solo l’inaugurazione e poi programmeremo il tutto per l’inizio dell’estate 2016». Insomma andrà in scena un solo spettacolo.

Per l’apertura ufficiale al pubblico si dovrà invece attendere maggio o giugno del 2016. «L’anfiteatro – riprende il primo cittadino – è terminato. Qualche locale ha bisogno di piccoli interventi, ma il grosso è stato fatto. In settimana poi i tecnici inizieranno a intervenire sulla parte tecnologica. E’ il tassello che manca. Contiamo di concludere per settembre».

Il progetto della realizzazione del macroattrattore dedicato alla Magna Grecia, finanziato nell’ambito del Programma Speciale Senisese con un finanziamento di circa 5.000.000 di euro, nasce con l’obiettivo di incrementare il turismo e lo sviluppo dell’area. L’anfiteatro potrà ospitare fino a 2.500 persone e avrà come sfondo la grande diga di Montecotugno.

Lo spettacolo ripercorre la grande storia epica dell’arrivo dei Greci e l’epopea della Magna Grecia. Saranno utilizzate tecnologie avanzate, soprattutto sull’acqua, in grado di produrre immagini suoni e colori sull’arrivo dei greci in Basilicata.

«Gli elementi tecnici presenti – è spiegato sul sito della Sib.studio che ha curato il progetto – sono: una torre tecnica centrale con funzione di proiezione luci, video e regia; due torri tecniche laterali con funzione di proiezione luci e video; le rovine, le quali contengono elementi tecnici e scenografici; le tre edicole interrate, posizionate alle spalle del bacino, con funzione di proiezione video. Gli spazi di servizio sono collocati interamente al disotto della gradonata inglobata nel terrapieno artificiale che delimita e definisce l’area spettacolo. Una superficie di circa 560 mq è destinata a caffetteria, ufficio, medicheria, spazio autisti, i servizi igienici per il pubblico, un guardaroba e i locali tecnici. I cameroni sono concepiti anche come spazi di servizio polivalenti e possono essere alternativamente usati come cameroni e come aula didattica/laboratorio».

«Il progetto – continua – è strutturato attraverso l’integrazione di aree verdi naturali o preesistenti (l’uliveto ubicato sul fronte sud dell’area e il gruppo di querce posizionato sul fronte nord ovest) e aree verdi di nuova realizzazione (il terrapieno circolare che accoglie l’area di spettacolo). I parcheggi, con una capienza di 365 auto per il pubblico, 37 auto per gli artisti, 22 pullman».

Il sindaco Castronuovo è fiducioso per l’impatto che lo spettacolo potrà dare all’intera area da un punto di vista turistico.

«All’inizio non ci credevo – ha detto – perchè ritenevo che quel finanziamento potesse essere destinato ad altro. Invece mi sono ricreduto perchè questo macro attrattore, unico in Italia, può funzionare. Ma c’è bisogno – aggiunge – anche dell’aiuto degli imprenditori locali che capiscano l’utilita del macroattrattore e possano davvero mettere in piedi una degna accoglienza per il turista che verrà a vedere lo spettacolo».

Si prevede che per l’intera stagione possano venire a vedere “Lo sbarco dei greci”, almeno 50.000 persone.

«Mi accontenterei – conclude Castronuovo – anche di 30.000. Sarebbe lo stesso un successo».

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