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REGGIO CALABRIA – Sono tornati liberi nel loro ambiente naturale oltre 900 ricci di mare sequestrati dai militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria e Villa San Giovanni congiuntamente al personale del Commissariato di Polizia di Villa San Giovanni. Gliuominid ella caputaneria sono intervenuti a seguito di un segnalazione pervenuta alle prime ore di oggi alla centrale operativa della Direzione Marittima di Reggio Calabriache ha chiesto al Commissariato Polizia di Villa San Giovanni, un supporto per effettuare un blitz congiunto. Giunti nei pressi della località Chianalea di Scilla, i militari hanno trovato un’auto sospetta con due persone all’interno. Una terza persona, con attrezzatura subacquea stava rientrando da una battuta di pesca. Il subacqueo aveva con se 6 sacchi pieni di ricci di mare ancora vivi, frutto di una battuta di pesca illecita in violazione alle normative nazionali che limitano lo sfruttamento di tale pregiato prodotto. È stato pertanto redatto a carico di R.V., 43 anni, di Catania, il verbale amministrativo di contestazione, ai sensi del Decreto legislativo vigente in materia che prevede una sanzione da 2.000 a 12.000 euro. E’ stat inoltre sequestrata tutta l’attrezzatura utilizzata dal subacqueo consistente i:pinne, maschera, casco con luce vega, fucile con aria compressa, coltello, attrezzo per ricci, cintura, 2 bombole, oltre ai 900 ricci di mare frutto della battuta illecita. Gli esemplari di riccio di mare, ancora vivi, sono stati rigettati in mare e restituiti al loro ambiente naturale. I tre uomini identificati provenivano tutti dalla provincia di Catania.

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