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POTENZA – Oltre al danno la beffa. Non solo i conducenti degli autobus urbani, come tutti i dipendenti Cotrab, non percepiscono regolarmente lo stipendio da circa un anno e mezzo (solo di recente, dopo un incontro in Prefettura, hanno ottenuto la quattordicesima e una sola delle tre mensilità arretrate). Non solo non sanno con sicurezza se quando entrerà in esercizio la nuova azienda vincitrice di bando continueranno a lavorare oppure no (secondo i calcoli con i tagli effettuati ai chilometri su gomma potrebbero saltare circa 70 posti di lavoro).
Adesso – oltre a qualche episodio di aggressione verbale e fisica in passato da parte di cittadini per ritardi e mancata sosta in fermate sembra, dai racconti, arbitrariamente stabilite da alcuni utenti – c’è anche il pericolo di essere multati per aver compiuto un’infrazione con conseguente ritiro della patente.
E’ assurda, infatti, la segnalazione pervenuta dai rappresentanti sindacali rsa Filt Cgil circa il percorso che è costretto a percorrere l’autobus della linea scolastica S6. Una volta arrivato da via Ancona per immettersi in viale Firenze e quindi allo stop, deve incanalarsi sulla corsia preferenziale svoltando a sinistra, nonostante il segnale di obbligo di svolta a destra.
Un’infrazione, di fatto, che secondo i sindacati metterebbe seriamente in pericolo conducente, viaggiatori, eventuali pedoni e automobilisti. Insomma, un vero e proprio problema di pubblica sicurezza.
Il paradosso è che, come spiegano dall’organizzazione, è lo stesso Comune ad andare in deroga a ogni norma del codice stradale redigendo un percorso che viola ogni obbligo stabilito. Il conducente del bus, pertanto, si trova in seria difficoltà perché se segue il percorso stabilito dal Comune commette un’infrazione e va incontro a gravi sanzioni, oltre a mettere in pericolo se stesso, gli utenti e gli altri automobilisti.
Se non segue il percorso è soggetto a intervento disciplinare dal momento che è obbligato a seguire quanto stabilito dal piano.
Ecco quindi il motivo della lettera di richiamo inviata all’Ufficio mobilità del Comune di Potenza, al Comando di polizia municipale e all’azienda.
Pare che più volte i rappresentanti sindacali abbiano provato a interloquire con l’amministrazione senza alcun risultato. Da qui questo documento formale, inviato due giorni fa e a oggi privo di risposta, che è anche richiesta di una semplice quanto urgente soluzione: integrare il segnale di obbligo di svolta a destra con quello di “eccetto autobus urbano”.
L’episodio, per la rsa Filt Cgil «è un fatto gravissimo, che mette in evidenza la più volte denunciata incapacità amministrativa dell’ufficio Mobilità». Una beffa bella e buona per gli autisti. Come se non bastassero i guai economici.

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