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Vibo Valentia, 17 gen. (Adnkronos) – I carabinieri della compagnia di Vibo Valentia, insieme ai colleghi dello squadrone eliportato cacciatori “Calabria”, e in fase ricognitiva da quelli dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, a conclusione di un’attività d’indagine svolta anche con la collaborazione del Ros, hanno localizzato e arrestato Francesco Cracolici, 37 anni, considerato elemento di spicco dell’omonima famiglia criminale operante nell’hinterland vibonese. 
Era stato colpito da un ordine di carcerazione nel mese di luglio dello scorso anno e da allora si era reso latitante. I militari dell’Arma hanno fatto irruzione all’ora di pranzo nell’abitazione della madre del ricercato. 
Cracolici stava per sedersi a tavola insieme alla moglie, a parenti e amici. Al momento della cattura non ha opposto resistenza e subito dopo le formalità è stato condotto alla casa circondariale di Vibo Valentia. Dovrà scontare la pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione in quanto condannato in via definitiva per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e detenzione abusiva di armi clandestine. 

VIBO VALENTIA – I carabinieri della compagnia di Vibo Valentia, insieme ai colleghi dello squadrone eliportato cacciatori “Calabria”, e in fase ricognitiva da quelli dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, a conclusione di un’attività d’indagine svolta anche con la collaborazione del Ros, hanno localizzato e arrestato Francesco Cracolici, 37 anni, considerato elemento di spicco dell’omonima famiglia criminale operante nell’hinterland vibonese e attiva soprattutto nella zona di Maierato. E’ il figlio di Raffaele, detto Lele Palermo, boss della zona che è stato ucciso nel 2004 in un agguato così come era avvenuto al fratello nel 2002.

Era stato colpito da un ordine di carcerazione nel mese di luglio dello scorso anno e da allora si era reso latitante. I militari dell’Arma hanno fatto irruzione all’ora di pranzo nell’abitazione della madre del ricercato. Cracolici stava per sedersi a tavola insieme alla moglie, a parenti e amici. Al momento della cattura non ha opposto resistenza e subito dopo le formalità è stato condotto alla casa circondariale di Vibo Valentia. 

Dovrà scontare la pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione in quanto condannato in via definitiva per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e detenzione abusiva di armi clandestine. 

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