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SQUILLACE LIDO – Il boato è scoppiato nel bel mezzo della movida di Squillace Lido, in una sera d’estate piena di gente. La bomba ad alto potenziale ha fatto sentire il suo scoppio potentissimo quando erano le 22,30 di ieri sera, in via Aiace, nel cantiere di una villetta privata sulla statale 106 a ridosso del ristorante giapponese. Si è saputo quasi da subito mentre era in corso l’intervento dei carabinieri di Girifalco con il luogotenente Pasquale Mendicino, e dei vigili del fuoco, sempre di Girifalco, che non c’è stato alcun danno a persone. Ma tantissima è stata la paura, un vero e proprio panico si è sparso per le vie della frequentata località marina nel rimbalzare delle voci e delle prime notizie che si sono diffuse, perché è stato molto forte il rumore che ha accompagnato il deflagrare dell’ordigno. E’ stata posizionata in modo preciso, la bomba, proprio nel centro del cantiere, in modo da fare più danni possibili. La villetta in costruzione appartiene alla famiglia Rotundo, di Catanzaro Lido, ovvero i titolari del ristorante che più volte negli ultimi anni ha subito diverse intimidazioni, almeno due o tre. Erano le 22,30 quando le forze dell’ordine e gli artificieri sono intervenute immediatamente, allo scoppio della bomba, che ha allarmato l’intera cittadina sul mare, perché in un primo momento non si capiva se potessero esserci state conseguenze più gravi e soprattutto nemmeno il posto esatto. Gremite di gente le strade, è arrivata anche prontamente un’ambulanza del 118 perché si temeva potessero esserci feriti. Secondo le prime ricostruzioni sono stati ingenti i danni provocati dallo scoppio, danni alle pareti e al solaio. Chi ha agito, insomma, ha agito con molta esperienza. Si è cercato di capire sin dai primi momenti da dove potesse giungere lo scoppio. Poi si è pensato che l’unico cantiere grosso in via Aiace era proprio quello delle villette in costruzione.

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