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Un centinaio di dipendenti delle Ferrovie della Calabria ha occupato la stazione ferroviaria di Gioia Tauro (Rc). La decisione è maturata dopo l’annuncio della chiusura della tratta ferroviaria Gioia Tauro-Cinquefrondi a seguito del pronunciamento dell’Ustif, organismo del ministero dei Trasporti, che ha certificato la mancanza di sicurezza sulle linee.
Oltre all’occupazione è stata indetta un’assemblea da tutte le sigle sindacali, nel corso della quale è emersa la rabbia dei lavoratori, una decina dei quali sono saliti sul cornicione di un immobile che si affaccia nel cortile della stazione chiedendo interventi urgenti delle istituzioni per salvare le linee Taurensi e minacciano di buttarsi al suolo.
La situazione è monitorata dalla Polizia e dai vigili del fuoco che sono arrivati con un’autoscala per raggiungere i manifestanti sul cornicione e convincerli a desistere dalla loro protesta estrema.
Il sindacato, alla luce di quanto accaduto, si sta adoperando per chiedere un tavolo di confronto con il Ministero, la Regione e la Direzione delle Ferrovie della Calabria ma ha difficoltà a tenere calmi i lavoratori. Man mano che passano i minuti, alla stazione di Gioia Tauro arrivano anche decine di cittadini per esprimere solidarietà ai lavoratori. Dopo le vicende della crisi del porto un’altra vicenda anch’essa carica di tensione si registra nella Piana.

I SINDACATI: “L’ALLARME E’ CADUTO NEL VUOTO”
«L’allarme da tempo denunciato è caduto nel vuoto. È bastato il primo caldo, di questo strano mese di giugno, per far emergere in maniera allarmante lo stato di abbandono in cui versano le ferrovie Taurensi». E’ quanto dichiarano congiuntamente il segretario generale della Fit-Cisl, Annibale Fiorenza, ed il segretario regionale, Antonio Procopio: «E’ proprio il caso di dire – aggiungono – che anche stavolta ‘un temporale a ciel sereno’ tenta di spazzare via un pezzo di storia che aveva fatto sognare le comunità della Piana.
La Fit–Cisl, unitamente anche alle altre organizzazioni sindacali, ha più volte stigmatizzato che la situazione, nel comparto ferroviario, era di grande emergenza e che quindi bisognava intervenire per salvaguardare le infrastrutture e garantire servizi di mobilità efficienti e sicuri.
La vulnerabilità dell’infrastruttura ferroviaria, interessata da danni causate dal maltempo, non ha nel tempo riscontrato adeguati interventi manutentivi nè ammodernamenti delle obsolete tecnologie dedicate alla circolazione dei treni». «Uno status infrastrutturale ed aziendale – proseguono Fiorenza e Procopio – che mostra i segni di una disastrosa ‘Politica dei Trasporti’ che, nel corso degli ultimi dieci anni, non ha consentito gli investimenti idonei a sostenere il mantenimento e l’adeguamento infrastrutturale di una rete ferroviaria, ancora oggi essenziale, per garantire la piena accessibilità dei territori interessati. Tutto ciò, oggi, culmina nella decisione aziendale di sospendere la circolazione dei treni sulle linee Taurensi. Una decisione che mette a nudo la maturata decisione del Ministero competente a creare le condizioni per la totale dismissione delle stesse.
«Per questo – concludono – non è più possibile che, la Regione Calabria, possa stare alla finestra e consentire che una simile scelta possa segnare il declino di queste infrastrutture. Il potenziamento e l’ammodernamento delle linee Taurensi può e deve portare alla realizzazione di un «sistema ferroviario territorialè che sia elemento essenziale di un auspicato ‘Sistema Intermodale’ capace di valorizzare il territorio della Piana di Gioia Tauro e interagire con le vaste aree portuali e retro portuali».

IL SINDACO DI CITTANOVA: “MI OPPONGO A TALE SCELTA”
Sulla vertenza che sta interessando i lavoratori è intervenuto anche il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà ponendo un interrogativo: «Come mai le Ferrovie della Calabria hanno prestato così poca attenzione alle ferrovie Taurensi, probabilmente in misura differente rispetto alle tratte cosentine e catanzaresi, tanto da giungere alla sospensione del servizio in oggetto (preludio di una soppressione?)».
«In momenti di così grave crisi occupazionale ed economica della nostra Piana di Gioia Tauro (basti pensare anche al rischio che corrono i lavoratori del porto di Gioia Tauro!) la decisione di Ferrovie della Calabria appare quantomeno improvvisa; a rischio il sistema dei trasporti collettivi locali e l’occupazione. Al Sindaco di Laureana di Borrello chiedo di indire, con estrema urgenza, una riunione dell’Assemblea di Città degli Ulivi con all’ordine del giorno il grave problema delle linee Taurensi. Come Sindaco di un Comune interessato dalla sospensione del servizio ferroviario Gioia Tauro – Cinquefrondi, Comune sede di due importanti Licei, mi oppongo a tale scelta: a rischio, anche, le iscrizioni alle nostre Scuole; a rischio il trasporto collettivo da e per Cittanova; a rischio l’economia, già provata, della nostra comunità».

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