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Da quel tragico 5 dicembre stava lottando contro la morte, ma Domenico Strangis (per gli amici Mimmo), avvocato, 47 anni, si è spento all’ospedale di Cosenza ed è pertanto l’ottavo ciclista morto. Il cuore di Strangis ha cessato di battere nella tarda mattinata di ieri dopo che da più di due mesi era in coma. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Strangis è stato sottoposto ad alcuni interventi neurochirurgici, poi il coma e ieri la morte, così come era toccato il due mesi e mezzo fa ai suoi sette amici con i quali Domenico Strangis, quella mattina di domenica, era uscito in bici per la solita corsa della domenica con il gruppo “Pfaff” di cui era il leader Giovanni Cannizzaro, una delle vittime e grande amico di Strangis. Che appunto faceva parte del gruppo di Fortunato Bernardi, Franco Stranges, Domenico Palazzo, Pasqualino De Luca, Rosario Perri. Così come dei due unici superstiti della strage: Gennaro Perri (fratello di Rosario) e Fabio Davoli.
Mimmo Strangis lascia la moglie e tre figli, due ragazzine di 15 e 12 anni e un bimbo di 8 anni, il padre e un fratello maggiore. E il tragico destino ha pure voluto che il 5 gennaio scorso, a un mese esatto dalla tragedia, morì la madre di Mimmo Strangis alla quale evidentemente avrà pesato il dolore nel vedere il figlio lottare con la morte. La sua morte ha fatto tornare la mente a quel 5 dicembre quando il giovane marocchino Chafik El Ketani, alla guida di una mercedes perse il controllo lungo la statale 18 in località Marinella falciando il gruppo di ciclisti.

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