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BASILICATA coast to coast è stato un evento, non tanto per il film in sé ma per la scia di soddisfazione che ha portato nei cuori lucani: sul grande schermo scenari bellissimi, percorsi turistici, idee di accoglienza, cibo buono e rurale e non si parla di inquinamento e petrolio. Per questo l’opera di Papaleo non è solo un film. Lo ha capito Enzo Petrigliano giovane web designer 24enne di Colobraro che ha creato un gruppo “ Basilicata coast to coast “ su facebook che ad oggi conta ben 17.145 iscritti.

Il gruppo è nato alla fine dell’estate del 2009, quando le cineprese di Papaleo facevano capolino nelle viuzze. «L’obiettivo era quello di far sapere ai lucani che dopo tanto tempo non solo si tornava a girare un film in Basilicata, ma la pellicola parlava del nostro bel territorio nascosto, aldilà della più famosa Matera» ci spiega Petrigliano. All’inizio del 2010,a febbraio, l’Eagle Pictures, contatta il giovane lucano, accorgendosi del grande successo che l’iniziativa cominciava ad avere.

Diventa ufficiale nei mesi che precedono il film. «Ho accettato di gestire il gruppo in modo ufficiale, era anche un moto di orgoglio per me», ci dice ancora Petrigliano che continua: «non mi andava di creare un gruppo inutile, ma un gruppo che fosse utile ad essere punto informativo sul film, mi piaceva fare qualcosa per la mia terra».
Paradossalmente come succede spesso nella terra di Basilicata, Enzo Petrigliano dopo aver creato una vetrina che conta tantissimi iscritti non solo lucani, ma dopo l’uscita del film ad Aprile, da tutt’Italia, Enzo è costretto a vivere a Milano per svolgere il suo lavoro, per lui nella terra che ama non c’è posto.

Il gruppo da informativo passa a turistico, (dopo l’uscita del film gli interessi della Eagle Picture sono finiti), dove gli utenti si confrontato, raccontano storie della propria terra, si mostrano paesaggi, si pubblicizzano eventi che si diffondono con il passaparola, in modo nuovo e telematico, una grande vetrina per la Basilicata. “ Purtroppo non vivo in Basilicata, anche se provengo dal paese più bello, Colobraro” spiega Enzo “ sognavo di fare il web designer, lavoro che faccio in Basilicata non mi era possibile anche se ho fatto un master ”.

Una terra che ancora non è pronta al web e ad un uovo tipo di turismo, la storia di Enzo è emblematica. “ Penso che la forza del gruppo sia il fatto che la stessa emozione, la stessa voglia che avevo io nel crearlo, c’è oggi in chi si iscrive” continua il giovane di Colobraro” siamo un grande popolo è sul web insieme parliamodi Basilicata , ne parliamo tra noi e con il resto d’Italia”.

Francesco Altavista

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