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DIMINUISCONO gli incidenti ma tra le cause degli scontri,  la prima è la mancata precedenza (in 62 casi), seguita dalla velocità (44 casi) e dalla distrazione (39 casi).

Sono questi alcuni degli elementi che emergono dalla relazione sugli incidenti a Matera e provincia, presentata ieri in Prefettura dall’Osservatorio per il monitoraggio e l’analisi del fenomeno.

Tra il 2010 e il 2012 gli incidenti sono passati da 798 a 573, quelli mortali sono scesi da 20 a 14 e quelli con feriti da 448 a 306. I morti nel 2012 sono stati 15 contro i 21 del 2010, i feriti 552 contro gli 810 del 2010.

Confrontando le cifre dei primi trimestri 2012-2013 gli incidenti sono passati da  335 a 232. Gli scontri fatali con vittime sono crollati da 9 a 1, con feriti da 184 a 112. I morti nel 2012 sono stati 10, l’anno dopo la vittima è stata una sola.

Non ha mezzi termini il Prefetto Luigi Pizzi che ricorda la sua “crociata”, nelle vesti di Don Chisciotte contro i mulini a vento,  contro la diseducazione stradale che soprattutto in città deve essere debellata: telefonini in funzione alla guida, nessuna cintura di sicurezza e distrazione in auto sono solo alcuni dei difetti dei materani alla ,  che Pizzi annuncia davanti alle forze dell’ordine riunite attorno allo stesso tavolo (Polizia, carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, ndr.). di non voler più tollerare. L’educazione stradale deve cominciare in  giovane età, ha aggiunto, e sono proprio i ragazzi a dover modificare le pessime abitudini degli adulti ai quali è necessario tornare a seguire corsi ad hoc. «Quest’anno, grazie a due protocolli d’intesa con  il Rotary e il Lions Matera Host e Città dei Sassi, ci rivolgeremo anche agli adulti la cui formazione è fondamentale.

Sotto il profilo della mortalità, per fortuna – ha spiegato poi – i dati sono confortanti con un trend in notevole diminuzione». Necessario inasprire i controlli e le multe, come ha chiaramente chiesto alla Polizia municipale a cui Pizzi ha ricordato ancora una volta che, in base alle competenze loro riconosciute, il controllo sull’intero territorio spetta al Corpo municipale, nonostante l’organico ridotto come è stato ricordato da un rappresentante della polizia municipale.

Il richiamo del Prefetto riguarda tutti gli aspetti che, ogni giorno mettono a rischio l’incolumità dei cittadini e la presenza dei turisti in città ai quali guide abusive, mezzi di trasporti  illegali e altre violazioni presentano un volto sbagliato della città e sui quali è necessaria la tolleranza zero, senza alibi di sorta.

La pericolosità di alcune strade, a causa dell’alta velocità della auto, da via Dante a via Mattei, da viale Italia alle centrali via Passarelli e via Cappelluti, è ormai fin troppo nota.

Gli elementi positivi sono stati sottolineati dal comandante della Polizia stradale, Laura Bruno,  che ha messo in evidenza anche grazie ad alcuni filmati che dimostrano quanto alto sia il rischio mortale in città provocato soprattutto dalla mancata precedenza e dalla alta velocità. Nel corso della settimana, il giorno da bollino rosso è il venerdì. «L’elemento che incide molto resta quello della velocità che, però, sta cedendo il posto ad altre variabili».

a.ciervo@luedi.it

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