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CATANZARO – Prima campanella per gli studenti calabresi che, lunedì mattina, ritorneranno tra i banchi di scuola per il nuovo anno. Secondo i dati diffusi dal Servizio statistico del Ministero dell’Istruzione, aggiornati al 10 settembre 2013, saranno 297.106 gli alunni di ogni ordine e grado che riempiranno le 15.192 classi calabresi. Un anno scolastico anticipato dalle solite polemiche legate ad incarichi di docenti e a nomine dirigenziali che, comunque, non dovrebbero avere alcuna influenza sul regolare avvio delle lezioni. Tutti tra i banchi, dunque, dopo un’estate di gioia e spensieratezza, finita con qualche giorno di anticipo per quegli istituti che, forti dell’autonomia scolastica, hanno deciso di anticipare di poco il primo ingresso a scuola. Secondo i dati ministeriali, nella nostra regione sono attive 393 istituzioni scolastiche che comprendono 2.511 sedi. Tra gli alunni che torneranno, e entreranno per la prima volta, tra i banchi sono stati registrati 6.457 studenti con disabilità e 15,123 alunni con cittadinanza non italiana. Per seguire la marea di studenti calabresi ci saranno 30.457 insegnanti, tra posti comuni e di sostegno, censiti come organico di fatto da parte del Ministero. Alle scuole pubbliche si associano 500 istituti paritari, la gran parte dei quali (420) sono scuole dell’infanzia. 

L’INAUGURAZIONE UFFICIALE. Per aprire ufficialmente l’anno scolastico, è in programma la consueta manifestazione che si terrà alla presenza del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e dell’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, insieme al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio. La scuola prescelta è il Liceo statale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, l’istituto più grande della provincia con indirizzo musicale. La manifestazione, a cui sono stati invitati i dirigenti scolastici, verrà aperta dai saluti del sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino, del commissario della Provincia Mario Ciclosi e del dirigente scolastico dell’Istituto Michele Piraino. All’apertura gli studenti del Liceo suoneranno alcuni brani musicali. Per il Presidente Scopelliti “la scuola è il presente e il futuro della Calabria e su questo versante – ha affermato – stiamo ottenendo risultati molto significativi, le cui ricadute saranno ancora più evidenti nei prossimi anni”. “Anche questa volta – ha evidenziato Caligiuri – non è casuale la scelta dell’inaugurazione dell’anno scolastico. Dopo Rosarno (simbolo dell’integrazione) Fuscaldo (dove si sta sperimentando l’esperienza multiculturale con gli studenti egiziani), Isola Capo Rizzuto (secondo una classifica della Fondazione ‘Agnelli’ la prima scuola superiore calabrese), quest’anno la scelta è stata indirizzata sull’educazione musicale come strumento di riscatto e di cambiamento”. Secondo Mercurio “una scuola migliore è la premessa indispensabile per realizzare una società migliore”. 
A SCUOLA DI LEGALITA’ E PARTECIPAZIONE. Tanti i messaggi rivolti agli studenti calabresi in vista dell’inizio dell’anno. A poche ore dal suono della prima campanella, è stato l’arcivescovo di Catanzaro, monsignore Vincenzo Bertolone, a rivolgersi al mondo della scuola. Due lettere, una agli studenti più piccoli, l’altra a quelli delle scuole superiori. A questi ultimi, l’arcivescovo ha chiesto di “non temere di assumere delle responsabilità. Papa Francesco, in diverse occasioni – sottolinea – ha rilanciato l’invito a sentirvi protagonisti di una stagione di cambiamento con coraggio e determinazione. Facendo mie le sue parole, vi esorto ad attivare un processo di rinnovamento etico e culturale facendo leva sulla vostra voglia di libertà insofferente di ogni compromesso e nemica dell’apatia e della navigazione a vista”. “Nei giorni in cui a Palermo si è celebrata la beatificazione di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 per aver rifiutato di piegare il Vangelo al volere dei boss – sostiene ancora il presule che è stato postulatore della causa di beatificazione del sacerdote – un gruppo di vostri coetanei ha assunto, simbolicamente, un preciso e consapevole impegno: ‘Tolgo spazio alla mafia quando rifiuto le raccomandazioni; quando coltivo l’interesse per la mia città; quando ogni giorno cerco di comprenderne i problemi, capirne i bisogni, conoscere le sue risorse; quando non accetto compromessi con la mia coscienza; quando invece di cedere alla tentazione della vendetta, troviamo il coraggio di perdonare, il coraggio di amare’. E’ questo è l’augurio che vi rivolgo – ha spiegato Bertolone – non solo di essere comunque bravi studenti, desiderosi di accrescere il bagaglio delle conoscenze, ma di essere cittadini consapevoli e, nel candore della vostra gioventù, buoni maestri per i tanti che hanno perduto la forza dei sogni e vivono sempre più soli potenziali prede della paura”. 
Un messaggio di legalità e partecipazione, dunque, diverso da quello inviato ai più piccoli. A loro Bertolone ha scritto: “Diamoci la mano: camminiamo insieme. A voi tutti – afferma il presule – auguro che la scuola che ricomincia sia un’occasione per scoprire e imparare non solo ciò che sta scritto sui libri, ma la bellezza della vita. Ai vostri insegnanti e professori esprimo gratitudine per l’impegno ed il lavoro che si accingono a profondere. Ai vostri genitori dico che debbono a trovare la forza e gli stimoli per sentirsi coinvolti in un processo educativo che è completo ed efficace solo se vede appaiati e complementari i ruoli degli insegnanti e dei genitori”.
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