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UN’ALTRA sospensiva del Tribunale Amministrativo di Basilicata per dei permessi a costruire concessi dal Comune di Matera tra  il 2012 e il 2014 e una DIA effettuata nel 2015. E’ questo di fatto il senso di una sentenza, appunto di sospensiva del Tar di Basilicata, che riguarda gli interventi relativi ad un immobile in via Lupo Protospata a Matera.

La questione è di stretta attualità e di fatto ripropone e riapre un dibattito sulle scelte fatte  nell’ambito delle attribuzioni di permessi nella città di Matera e  solleva comunque, al di là delle singole situazioni, discussioni e polemiche mai sopite sull’urbanistica cittadina e la sua gestione negli ultimi anni. Molte le discussioni, le polemiche sulle scelte operate e queste decisioni che per il momento risultano solo “interlocutorie” in attesa di un giudizio di merito contribuiscono però ad aumentare i dubbi sulla “facilità” con la quale vengono concessi i permessi a costruire. Il caso eclatante vissuto già in passato del Mulino Alvino che fa riferimento ad una legge ben precisa è stato solo uno degli episodi che sono stati considerati e discussi nel recente passato.

Ma andiamo nel merito della sentenza per spiegare che “Il ricorso appare assistito da sufficiente fumus boni iuris» sostiene il Tar rispetto al permesso di costruire del 12.9.2012 «ed il nuovo fabbricato risulta avere una diversa sagoma rispetto a quella preesistente».

«L’aumento della superficie va calcolato sulla preesistente superficie complessiva dell’immobile da demolire» aggiunge.

Il Tar verifica «altresì, la sussistenza del requisito del periculum in mora, al fine di evitare l’ulteriore prosecuzione dei lavori di costruzione e che ricorrono i presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare di sospensione dell’efficacia dei due permessi di costruire».

Nello specifico a costituire oggetto del ricorso era stato il permesso di costruire, «rilasciato dal Comune di Matera il 12.9.2012 per la demolizione e ricostruzione dei locali, destinati a deposito, siti in Via Protospata   con il cambio della destinazione d’uso in residenziale e la traslazione di 5 m. della sagoma. In più  il permesso di costruire, rilasciato dal Comune di Matera il 9.12.2014 ad una S.r.l., che in data 4.9.2014 aveva acquistato il predetto compendio immobiliare, è stata autorizzato, in variante al suddetto permesso di costruire del 12.9.2012, l’ampliamento del 35% della superficie complessiva».

Infine vi era stata anche  «la DIA, in variante al permesso di costruire del 9.12.2014, presentata nel maggio 2015, relativa all’ampliamento della superficie dei parcheggi interarti da 412 mq. a 766 mq».

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