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MATERA – Da 242 a 547 euro di Tari, la tassa sui rifiuti solidi urbani.

E’ il caso di una famiglia di quattro persone in un’abitazione di poco meno di 100 metri quadri con garage. Un esempio “standard” che dà il segno di ciò che sta succedendo in questi giorni nelle case dei cittadini materani a cui stanno arrivando alla spicciolata i pagamenti, con relativi aumenti di Tari e Tasi che sono stati portati avanti dall’Amministrazione comunale.

E al di là di ciò che sta succedendo sulle tempistiche, il ricorso al Tar da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, i passi in avanti verso la sanatoria del Governo di cui vi riferiamo a parte c’è il dato oggettivo che fa sobbalzare i cittadini dalla sedia. Non un’opinione perché oggi vedersi arrivare questo tipo di bolletta vuol dire avere un sobbalzo non da poco.

E non cambia molto che quello che l’anno passato si pagava in tre rate da circa 80 euro per la Tari si può pagare quest’anno in cinque da quasi 110 euro ciascuna. La botta per una famiglia è di quelle che si sentono.

Non ci sono dubbi. «E l’avevamo facilmente previsto, tanto che già a settembre una mia intervista al “Quotidiano” sottolineava l’aumento del 125 per cento della Tari rispetto al 2014, un dato che se rapportato al 2010 vede un aumento del 250 per cento complessivo del costo dei rifiuti nella città di Matera» racconta l’ex consigliere comunale Michele Paterino che continua a sottolineare come «la battaglia di equità per questo tipo di soluzioni continua ad essere vana. il servizio di raccolta dei rifiuti è sicuramente peggiorato e i livelli di raccolta differenziata sono assolutamente ben lontani dagli obiettivi fissati dal contratto in essere attualmente in proroga. Per non parlare della gestione dell’impianto di compostaggio con annesse discariche che nonostante le ingenti risorse finanziarie investite è risultata a dir poco fallimentare. Poi penso alla ripartizione dei costi tra utenze domestiche (65%) e utenze non domestiche (35%) non risponderebbe alla effettiva ripartizione in ragione delle superfici interessate (60%) per le utenze domestiche e 40% per le utenze non domestiche. Questa impostazione sicuramente non persegue l’obbiettivo di una maggiore efficienza del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti al fine di ottenere il massimo contenimento dei costi. Come al solito si scaricano sul cittadino contribuente i costi di una gestione del servizio che in questi anni si dimostrata inadeguata, inefficiente e approssimativa».

Sulla Tasi Paterino non accenna quasi più a ricordare la questione delle rendite catastali che è necessario rivedere: «una battaglia di equità mai completata». Di fatto ciò che si vede oggi è il risultato «di una gestione deficitaria degli anni passati che mostra i limiti e i risultati, devo però anche aggiungere che non sto vedendo cambiamenti rispetto alle scelte avanzate dalla nuova Amministrazione che mi sembrano sostanzialmente andare nella medesima direzione di quella precedente. Una preoccupante continuità su questo tipo di battaglie» continua ancora Paterino nella sua disamina. I prossimi giorni saranno quelli in cui le bollette che arriveranno ai cittadini saranno sempre di più così come crescerà la preoccupazione e lo stupore per i numeri che si andranno a leggere e che inevitabilmente ed oggettivamente finiscono per pesare sulle tasche dei materani. Le questioni delle responsabilità, la chiusura della discarica, i costi di trasporto dei rifiuti e la necessità di sostenere per smaltimento e trasporto oltre 400.000 euro al mese dal maggio scorso sono elementi conosciuti e di cui ci siamo occupati più volte. Ma che oggi non attenuano la “botta” per le famiglie. Sarà a questo punto anche importante e proprio alla luce di queste situazioni “emergenziali” a cui in più occasione si è fatto riferimento capirà quali saranno le decisioni che verranno prese per il futuro.

Se questo per la Tari, almeno, sarà solo un provvedimento emergenziale e dunque legato alla situazione contingente di quest’anno o se anche in futuro e nel prossimo anno questi numeri e questi effetti (+125% con un costo della Tari quasi raddoppiato) saranno confermati per i cittadini materani.

Lì si capirà molto di più anche se oggi, i cittadini, a questo non ci pensano.

Si chiedono invece come fare per soddisfare dei costi molto più che imprevisti.

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